Joi Ito attuale direttore del MIT Media Lab, imprenditore e tecnologo é univocamente riconosciuto tra i maggiori esperti mondiali di Innovazione Tecnologica.
Prendendo spunto dalla domanda retorica " Ricordate com'era prima di internet, quando la gente cercava di prevedere il futuro ? ", espone e condivide in questa interessantissima recente video-presentazione tenuta al TED 2014 , un nuovo approccio alla "Creazione-sul-momento" : costruire in fretta e migliorare costantemente, senza aspettare una licenza o una prova certa che la nostra sia l'idea giusta.
Questo tipo di innovazione dal basso è ormai il costante denominatore comune dei più affascinanti e futuristici progetti che emergono oggi.
Joi Ito suggerisce di iniziare con l'essere aperti e pronti a recepire cosa succede intorno a noi in questo esatto momento, il suo consiglio è di non essere un "Futurista", ma un "Adessista".
TED - Joi Ito: Vuoi fare Innovazione ? Diventa un "Adessista"
( con sottotitoli in Italiano )
Trascrizione integrale del testo :
Il 10 marzo 2011, ero a Cambridge, al Media Lab del MIT, per un incontro con il corpo docenti, gli studenti e lo staff e stavamo cercando di capire se avrei dovuto essere il prossimo direttore.
0:24
Quella sera, a mezzanotte, un terremoto di magnitudo 9 colpì la costa del Pacifico in Giappone. Mia moglie e la mia famiglia si trovavano in Giappone e appena cominciarono ad arrivare le notizie andai nel panico. Leggevo le notizie che arrivavano, ascoltavo le conferenze stampa degli ufficiali di governo e della TEPCO, e sentivo le notizie di questa esplosione nei reattori nucleari e di questa nuvola radioattiva che si dirigeva verso la nostra casa distante solo 200 chilometri. La gente in TV non ci diceva niente di quello che volevamo sapere. Volevo sapere cosa stesse succedendo al reattore, cosa succedeva con le radiazioni e se la mia famiglia fosse in pericolo.
1:07
Quindi feci quella che istintivamente mi sembrava la cosa giusta, cioè andare su internet e cercare di capire se potevo riuscire ad inquadrare la situazione da solo. Su internet trovai molte altre persone che come me cercavano di capire cosa stesse succedendo ed insieme abbiamo formato una sorta di gruppo, lo abbiamo chiamato Safecast e abbiamo deciso che avremmo provato a misurare le radiazioni e a distribuire questi dati a chiunque li volesse, perché era chiaro che il governo non lo avrebbe fatto al posto nostro.
1:34
Sono passati tre anni, abbiamo 16 milioni di punti dati, abbiamo creato dei nostri contatori Geiger dai quali era possibile scaricare i grafici e collegarli alla rete. Abbiamo un'applicazione che mostra la maggior parte delle radiazioni in Giappone e in altre parti del mondo. Il nostro è probabilmente uno tra i progetti scientifici realizzato da cittadini più riuscito al mondo. Abbiamo creato il più grande set di dati aperto sulle misurazioni delle radiazioni.
1:58
E la cosa interessante è... (Applausi) Grazie. Come ha fatto un gruppo di non professionisti che non sapevano cosa stessero facendo a mettersi insieme in qualche modo e fare quello che le ONG ed il governo erano assolutamente incapaci di fare? Mi viene da suggerire che la risposta abbia a che vedere con internet. Non è un colpo di fortuna. Non è stato un caso e non è dipeso dal fatto che fossimo noi. Ha contribuito il fatto che fosse un evento che univa tutti, ma è stato fondamentalmente un nuovo modo di fare le cose, reso possibile da internet e da molte altre cose che stavano succedendo. Vorrei parlarvi un po' delle nuove cause
2:38
Ricordate l'era 'avanti Internet'? (Risate) La chiamerò a.I. Ok? Nell'epoca a.I. la vita era semplice. Le cose erano euclidee, newtoniane, piuttosto prevedibili. La gente in realtà cercava di prevedere il futuro, persino gli economisti. Poi arrivò Internet e il mondo diventò estremamente complesso, estremamente low-cost, estremamente veloce, e quelle leggi newtoniane che erano tanto care alle persone finirono per essere solo delle ordinanze locali, e quello che abbiamo scoperto è che in questo mondo completamente imprevedibile la maggior parte delle persone che sopravvivevano erano quelle che lavoravano con un insieme di principi diversi ed io voglio parlarvi proprio di questo.
3:23
Prima di internet, se ricordate, se si volevano creare dei servizi si doveva creare lo strato hardware, il network e il software, e servivano milioni di dollari per creare qualcosa di significativo. Quando fare qualcosa di significativo costa milioni di dollari, quello che si fa è rivolgersi a un laureato in business administration fargli preparare un piano, procurarsi i soldi da un investitore o da qualche grossa azienda e poi assumere progettisti ed ingegneri per far costruire loro il tutto. Questo era nell'epoca avanti Internet, a.I., il modello dell'innovazione. Quello che è successo dopo internet è che il costo dell'innovazione è sceso moltissimo, perché il costo della collaborazione, il costo della distribuzione, il costo della comunicazione e la Legge di Moore hanno fatto sì che il costo di provare a realizzare qualcosa di nuovo diventasse quasi nullo. E quindi sono nati Google, Facebook, Yahoo. Gli studenti non avevano licenze — "innovazione senza licenze" — non avevano licenze, non avevano i PowerPoint, semplicemente realizzavano una cosa. Poi raccoglievano il denaro, pensavano a un piano finanziario e magari dopo assumevano qualche Business Administrator. Quindi Internet ha portato innovazione, almeno nel settore dei software e dei servizi, muovendosi da un modello di innovazione guidato dai Business Administrator a un modello di innovazione guidato da un progettista-ingegnere, e questo ha spinto l'innovazione ai margini, nei dormitori, nelle startup, lontano dalle grandi istituzioni, le vecchie e noiose istituzioni che avevano il potere, il denaro e l'autorità. Lo sappiamo tutti. Sappiamo tutti cos'è successo con internet. Ma si scopre che è successo anche in altri settori. Lasciate che vi faccia qualche esempio.
4:47
Al Media Lab non costruiamo solo hardware. Facciamo di tutto. Facciamo biologia, facciamo hardware. Nicholas Negroponte ha detto la celebre frase "Fai un demo o muori", come l'opposto di "Pubblica o soccombi" che era il tradizionale modo di pensare accademico. Lui diceva spesso che il demo deve funzionare una volta soltanto perché per noi il modo principale per avere un impatto sul mondo era attraverso le grandi aziende che si ispiravano a noi e creavano prodotti come il Kindle o i Lego Mindstorms. Ma oggi, con la capacità di diffondere le cose nel mondo reale a dei costi così bassi, sto modificando quel motto, che è anche la dichiarazione pubblica ufficiale. Dico ufficialmente: "Diffondi o muori". Le cose si devono mettere a disposizione del mondo reale se si vuole che contino davvero, qualche volta saranno grandi aziende e Nicholas potrà parlare di satelliti. (Applausi) Grazie. Ma dovremmo darci una mossa da soli e non dipendere dalle grandi aziende, che lo fanno al posto nostro.
5:39
L'anno scorso abbiamo mandato un gruppo di studenti a Shenzhen. Stavano seduti lì in una fabbrica con degli innovatori di Shenzhen ed era meraviglioso. Quello che accadeva lì era che c'erano dei dispositivi di fabbricazione e non si creavano dei prototipi o dei PowerPoint. Si armeggiava con le attrezzature per la produzione e si faceva innovazione proprio su quelle attrezzature. La produzione era nella progettazione e la progettazione era letteralmente nella produzione. Quello che succede è che se ad esempio andate tra le bancarelle vedrete tutti questi cellulari. Invece di dar vita a dei piccoli siti web, come succede a Palo Alto, i ragazzini di Shenzhen creano nuovi telefoni cellulari. Inventano dei nuovi cellulari come i ragazzini di Palo Alto creano siti web, quindi c'è un flusso enorme di innovazione che arriva nel settore dei cellulari. Quello che fanno è creare un cellulare, scendere in strada, venderne qualcuno, osservare la roba creata da altri ragazzini, tornare su, produrne qualche migliaia, tornare in strada. Non vi sembra un procedimento da software? Sembra uno sviluppo agile di un software, un test marketing A/B e una ripetizione. Quello che pensiamo si possa fare solo con i software, i ragazzini di Shenzhen lo fanno con gli hardware. Il mio prossimo socio, spero, sarà uno di questi innovatori di Shenzhen.
6:43
Questo che vedete significa spingere l'innovazione al massimo Parliamo di stampanti 3D e roba del genere ed è magnifico, ma questa è Limor. È una delle nostre laureate preferite, e qui sta di fronte ad una macchina Pick & Place, la Samsung Techwin. Questa macchina riesce a montare 23 000 componenti all'ora su una scheda elettronica. È una fabbrica in una scatola. Quello che prima richiedeva una fabbrica piena di operai che lavoravano a mano adesso sta a New York in questa piccola scatola. Lei è riuscita a — In realtà lei non deve andare a Shenzhen per produrre. Può comprare la scatola e produrre da sé. Quindi il costo della produzione, il costo dell'innovazione, il costo della prototipazione, distribuzione, produzione, hardware si abbassa talmente tanto che l'innovazione si spinge ai margini e gli studenti e le startup possono realizzarla da soli. È un fenomeno recente, ma accadrà sempre più spesso e porterà dei cambiamenti proprio come ha fatto con i software.
7:33
Sorona è un procedimento della DuPont che usa un microbo geneticamente progettato per convertire l'amido di mais in poliestere. È il 30% più produttivo rispetto al metodo con i combustibili fossili ed è molto meno dannoso per l'ambiente. L'ingegneria genetica e la bioingegneria stanno creando un'intera gamma di nuove e grandiose opportunità per la chimica, il calcolo matematico e la memoria informatica. Probabilmente si farà ancora molto, ovviamente anche nell'ambito sanitario, ma con ogni probabilità ci costruiremo anche sedie e palazzi molto presto. Il problema è che Sorona costa circa 400 milioni di dollari e ci vogliono sette anni per costruirlo. Mi ricorda un po' il periodo dei vecchi mainframe. Il punto è che anche i costi per l'innovazione nella bioingegneria si stanno abbassando. Questo è un sequenziatore del DNA da scrivania. Sequenziare il DNA costava milioni e milioni di dollari. Adesso si può fare su uno schermo come questo e i ragazzi lo possono creare in una stanza in un dormitorio. Questo è Gen9, un assemblatore di geni. In questo momento, quando si cerca di mappare un gene, qualcuno in un'industria mette tutto insieme a mano, servendosi di pipette. Si ha un errore ogni 100 coppie di basi e richiede molto tempo e un sacco di soldi. Il nuovo dispositivo assembla i geni su un chip e invece di un errore ogni 100 coppie di basi, fa un errore ogni 10 000 coppie di basi. In questo laboratorio si avrà la capacità mondiale di mappatura genetica entro un anno. 200 milioni di coppie di basi all'anno. È un po' come quando siamo passati dalle radio transistor imballate a mano al Pentium. Questo diventerà il Pentium della bioingegneria, spingendo la bioingegneria tra le mani dei ragazzi nei dormitori e nelle startup.
9:05
Tutto questo sta accadendo nei software, negli hardware e nella bioingegneria, e quindi è un modo di pensare all'innovazione totalmente nuovo. È un'innovazione che parte dal basso, è democratica, è caotica, difficile da controllare. Non è cattiva, ma è molto diversa. Credo che le regole tradizionali che abbiamo per le istituzioni non funzionino più e la maggior parte di noi qui agisce con principi diversi. Uno dei miei principi preferiti è la forza del tirare fuori che è l'idea di estrarre risorse da una rete quando se ne ha bisogno, invece di accumularle e dover controllare tutto ogni volta.
9:38
Nel caso della storia di Safecast, io non sapevo niente quando ci fu il terremoto, ma fui capace di trovare Sean, che è stato l'organizzatore della comunità hackerspace, Peter, l'organizzatore dell'hardware analogico che ha realizzato il nostro primo contatore Geiger, e Dan, che ha costruito Three Mile Island monitorando il sistema dopo il disastro di Three Mile Island. Non sarei stato capace di trovare queste persone prima e probabilmente è stato meglio trovarle su internet giusto in tempo.
10:03
Io sono uno che si è ritirato tre volte dall'università, quindi il tema dell'istruzione mi è molto caro e molto sentito. Per me l'istruzione è quello che altre persone fanno per te, l'apprendimento è quello che tu fai per te stesso.
10:14
(Applausi)
10:18
Sembra che — ed io sono prevenuto — Sembra che stiano cercando di farvi memorizzare l'intera enciclopedia prima di lasciarvi andare fuori a sperimentare. Io ho Wikipedia sul mio cellulare, sembra che immaginino che stiate andando sulla cima di qualche montagna da solo con una matita numero 2 cercando di capire cosa fare, quando invece sarete sempre connessi, avrete sempre degli amici e potrete tirare fuori Wikipedia in qualunque momento vi serva. Bisogna sapere come imparare. Nel caso di Safecast, un gruppo di dilettanti, quando abbiamo iniziato tre anni fa direi che probabilmente, come gruppo, sapevamo più di qualunque altra organizzazione come raccogliere e pubblicare dati e come fare scienza dei cittadini.
11:01
Bussole più che mappe. L'idea è che il costo di scrivere un piano o di mappare qualcosa è molto elevato e non è molto accurato né utile. Nel caso di Safecat, sapevamo di dover raccogliere dati, sapevamo di voler pubblicare quei dati, e invece di cercare di realizzare un piano esatto abbiamo detto "Ok, per prima cosa vediamo cosa dicono i contatori Geiger". "Oh, sono fuori uso". "Allora costruiamoli, non ci sono abbastanza sensori." "Ok, possiamo costruire un contatore Geiger portatile. Possiamo portarlo in giro. Possiamo reclutare dei volontari. Non abbiamo abbastanza soldi. Rivolgiamoci a Kickstarter". Non potevamo pianificare tutto questo, ma avevamo una bussola molto potente e via via sapevamo dove stavamo andando. Per me è molto simile a uno sviluppo agile di un software, ma quest'idea delle bussole è molto importante.
11:44
Credo che la buona notizia sia che anche se il mondo sta diventando estremamente complesso quello che bisogna fare è molto semplice. Penso che tutto stia nel mettere fine a questa convinzione secondo cui bisogna pianificare tutto. Si deve mettere tutto da parte e bisogna essere così preparati, e concentrarsi sull'essere connessi, sempre pronti ad imparare, pienamente consapevoli e super presenti.
12:07
Non mi piace la parola "futurista". Credo che dovremmo essere "adessisti", Proprio come siamo adesso.
12:18
Grazie.
12:19
(Applausi)
Trovi tutti i link ai post "TED Talks" già pubblicati qui sotto :
1° Elizabeth Gilbert sul genio
2° Il Cervello in tempo reale: C.deCharms
3° Al Gore sulle recenti modificazioni climatiche
4° Matthieu Ricard e l'abitudine alla felicità
5° Hans Rosling: I dati cambiano la Mentalità
6° Rebecca Saxe: Come si forma il giudizio morale
7° Jill Bolte Taylor: Racconto di un Ictus in diretta
8° Pranav Mistry: Nuove Tecnologie Sesto-Senso
9° Ramachandran: I Neuroni plasmano la Civiltà
10° Hans Rosling: Ascesa Asiatica come e quando
11° Rob Hopkins: Verso un Mondo senza Petrolio
12° Jamie Oliver: Educazione al Cibo per i Bambini
13° Bertrand Piccard: Avventura a Energia Solare
14° Dan Barber: Mi sono innamorato di un pesce
15° Aimee Mullins: L'opportunità delle avversità
16° Dan Buettner: Come vivere fino a 100 anni
17° Eric Topol: Il futuro senza fili della Medicina
18° James Randi demolisce le Frodi Paranormali
19° Richard Sears: Pianificare la fine del petrolio
20° Si può "affamare" il cancro con la dieta ?
21° Helen Fisher: Perché amiamo e tradiamo
22° Tan Le: Cuffia per leggere le onde cerebrali
23° J.Assange: Il mondo ha bisogno di Wikileaks
24° Hans Rosling: Cresce la popolazione globale
25° Derek Sivers: Tenetevi per voi i vostri obiettivi
26° C. Anderson: I Video stimolano l'Innovazione
27° Stefano Mancuso: L'intelligenza delle piante
28° Steven Johnson: Da dove provengono le Idee
29° Brian Skerry: Splendore e Orrore degli Oceani
30° Kristina Gjerde: Leggi Acque Internazionali
31° Marcel Dicke: Mangiare insetti: perché no ?
32° Amber Case: Siamo diventati tutti dei Cyborg
33° Hanna Rosin: I dati sull'ascesa delle Donne
34° N. Hertz: Quando non dare ascolto agli esperti
35° Patricia Kuhl: il Genio linguistico dei Bambini
36° Hans Rosling: Lavatrice magica e rivoluzione
37° Cynthia Breazeal: Arrivano i Personal Robot
38° M.Jakubowski progetta Macchine open source
39° H.Fineberg: Siamo pronti per la Neo-evoluzione?
40° Eli Pariser: Attenti alle " Gabbie di Filtri " in rete
41° Stephen Wolfram: Calcolare la teoria del tutto
42° Hong: Automobili per conducenti non vedenti
43° Alice Dreger: Il destino è scritto nell'anatomia
44° D.Kraft: Il futuro della Medicina é nelle App
45° C.Seaman: Fantastiche Foto dei Ghiacci Polari
46° Dave deBronkart: Vi presento l'e-Patient Dave
47° Fischer: Un Robot che vola come un Uccello
48° Julian Treasure: 5 modi per ascoltare meglio
49° M.Pagel: Le Lingue hanno cambiato l'Umanità
50° Huang: La democrazia soffoca la crescita economica ?
51° Bruce Schneier: Il miraggio della Sicurezza
52° Resnick: Benvenuti alla rivoluzione genomica
53° Pamela Meyer: Come smascherare i bugiardi
54° Anna Mracek: Un aereoplano che puoi guidare
55° Christoph McDougall: Siamo nati per correre ?
56° Yves Rossy: In volo con Jetman
57° Daniel Wolpert: La vera ragione del Cervello
58° Plait: Come proteggere la Terra dagli asteroidi
59° Y.Medan: Chirurgia a Ultrasuoni senza Bisturi
60° Britta Riley: Un Orto nel mio Appartamento
61° Antonio Damasio: Comprendere la Coscienza
62° Clay Shirky: Perché SOPA è una cattiva Idea
63° Mikko Hypponen: 3 tipi di Attacchi Informatici
64° Peter van Uhm: Perché ho scelto un fucile
65° Shawn Achor: Il segreto per lavorare meglio
66° Kevin Allocca: Perché i Video diventano Virali
67° Vijay Kumar: Robot che Volano e Cooperano
68° Susan Cain: Il potere degli introversi
69° Paul Snelgrove: Un Censimento dell'Oceano
70° Sherry Turkle: Siamo tutti Connessi ma Soli ?
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72° Brain Greene: Il nostro è l'unico Universo ?
73° Hans Rosling: Religioni e Bambini
74° Tali Sharot: Naturale inclinazione all'Ottimismo
75° William Noel e il codice perduto di Archimede
76° P. Diamandis: L'abbondanza è il nostro futuro
77° M.Banzi: Arduino Immaginazione Open-source
78° M.Little: Test per il Parkinson con 1 Telefonata
79° Peter Norvig: La classe di 100 000 studenti
80° J.Enriquez: I nostri figli di una specie diversa ?
81° D.Koller: Imparare dall'Istruzione Web Online
82° S.Sankar: La nuova simbiosi Uomo-Computer
83° Andrew Blum: Cos'è veramente Internet ?
84° Carl Schoonover: Come guardare nel Cervello
85° Maurizio Seracini: La vita segreta dei dipinti
86° Killingsworth: Essere felice ? Stai nel presente
87° Schwartzberg: Natura, Bellezza e Gratitudine
88° E.Sirolli: Volete aiutare qualcuno ? State zitti !
89° A.Cuddy: Il linguaggio corporeo mostra chi sei
90° Amy Tan: La Creatività e il Processo Creativo
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98° Todd Humphreys: Come ingannare un GPS
99° P.Singer: " Altruismo Efficace " come e perché
100° Rodney Brooks: Perché ci affideremo ai Robot
101° D.Wolpert: La vera ragion d'essere del cervello
102° Kelly McGonigal: Come farsi amico lo Stress
103° Russell Foster: Perché Dormiamo ?
104° McCallum: Aiuti Tecnologici per Non Vedenti
105° R.D'Andrea: Potenza Atletica dei Quadricotteri
106° G.Giudice: L'Universo é sul filo di un rasoio ?
107° Hypponen: La NSA ha tradito la Fiducia di tutti
108° Rose George: I segreti del Trasporto Marittimo
109° M.Annunziata: La nuova era dell'Internet Industriale
110° S.Herculano: Cos'ha di speciale il cervello umano ?
111° Diana Nyad: Non mollare, non mollare mai !
112° Guy Hoffman: Perché i Robot avranno "un'anima"
113° Intervista a Larry Page: Dove sta andando Google ?
114° Edward Snowden: Come ci riprenderemo Internet
115° C.Bracy: Gli Hacker buoni sono bravi cittadini
116° D.Epstein: Gli atleti sono più veloci, più bravi e più forti ?
117° A.Bastawrous: Visite Oculistiche fatte con lo Smartphone
118° H.Herr: La nuova Bionica per Correre, Scalare e Ballare
119° Naomi Oreskes: Perché dovremmo fidarci degli Scienziati
120° Nicholas Negroponte: Una storia del futuro lunga 30 anni
121° Joi Ito: Vuoi fare Innovazione ? Diventa un "Adessista"
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