Abbiamo i Personal Computer, perché non anche la Personal BioTech ?
Questa é la domanda che la biologa Ellen Jorgensen e i suoi colleghi si sono posti prima di aprire Genspace, un laboratorio biologico fai-da-te senza scopo di lucro a Brooklyn, dedicato alla cooperazione scientifica diffusa, in cui dilettanti possono cimentarsi con la Biotecnologia.
Ben lontano da un sinistro laboratorio alla Frankenstein ( come qualcuno si è immaginato ), Genspace offre una lunga lista di usi divertenti, pratici e creativi della biologia fai-da-te.
In questa interessante video-presentazione tenuta al TED Global 2012, Ellen Jorgensen presenta questo nuovo movimento d'avanguardia fai-da-te nel campo delle delle Biotecnologie, che porta l'esplorazione scientifica e la comprensione della biologia molecolare a portata di tutti.
Ellen Jorgensen: Il biohacking – potete farlo anche voi
( con sottotitoli in Italiano )
Trascrizione integrale del testo
È un momento fantastico per essere un biologo molecolare. (Risate) Leggere e scrivere codice DNA è sempre più facile e meno costoso. Entro quest'anno saremo in grado di sequenziare quei tre milioni di bit di informazioni del vostro genoma in meno di un giorno e per meno di 1000 euro. La biotecnologia è forse il settore tecnologico più potente e a maggior tasso di crescita. Potenzialmente sarebbe in grado di sostituire i combustibili fossili, di rivoluzionare la medicina e di incidere su ogni aspetto della vita quotidiana.
spetterà il compito? Penso che andrebbe bene a tutti se fosse questo tizio. Ma che ne dite di quest'altro? (Risate) (Risate)
Nel 2009 ho sentito parlare per la prima volta di DIYbio (biologia fai-da-te). È un movimento che si batte per rendere la biotecnologia accessibile a tutti, non solo agli scienziati e al personale dei laboratori governativi. L'idea è che se si liberalizza la scienza e si permette a diversi gruppi di partecipare, si potrebbe davvero stimolare l'innovazione. Mettere la tecnologia nelle mani degli utenti finali è di solito una buona idea perché loro sanno esattamente ciò di cui hanno bisogno. Ed ecco venirci incontro questa tecnologia così sofisticata associata a tutte queste problematiche sociali, morali ed etiche, e noi scienziati ci troviamo in difficoltà a spiegare al pubblico quel che facciamo esattamente in quei laboratori. Non sarebbe dunque bello se ci fosse un posto nel vostro quartiere in cui andare a imparare queste cose, sperimentandole sul campo? Io la pensavo così.
Quindi, tre anni fa, mi sono unita a un gruppo di amici con le stesse aspirazioni e abbiamo fondato Genspace. È una no profit, un laboratorio comunitario di biotecnologia a Brooklyn, New York, e l'idea era che la gente potesse entrare, seguire corsi e fare esperimenti in laboratorio in un'atmosfera molto aperta ed amichevole.
Nessuna delle mie precedenti esperienze mi aveva preparata a ciò che sarebbe successo. Riuscite a indovinare? Incominciò a chiamarci la stampa. E più noi parlavamo di quanto fosse fantastico accrescere la conoscenza scientifica, più loro scrivevano che stavamo creando un nuovo Frankenstein, e il risultato fu che, nei sei mesi successivi, cercando il mio nome su Google, invece di trovare i miei articoli scientifici, veniva fuori questo. ["Sono forse un rischio biologico?"] (Risate) Fu molto deprimente. L'unica cosa che ci aiutò a superare quel periodo fu che noi sapevamo che in tutto il mondo c'era altra gente che stava cercando di realizzare la nostra stessa idea. Stavano creando dei laboratori di biohacker, e molti di loro stavano affrontando difficoltà ben maggiori delle nostre, più restrizioni, meno risorse. Ma ora, tre anni più tardi, ecco dove siamo arrivati. Una vibrante comunità globale di spazi per biohacker, e questo è solo l'inizio. Questi sono alcuni tra i più grandi, e ve ne sono altri che nascono ogni giorno. Uno aprirà probabilmente a Mosca, uno in Corea del Sud, e la cosa bella è che ognuno di loro ha una propria peculiarità che deriva dalla comunità di origine.
Vi faccio vedere. I biohacker lavorano da soli. Noi lavoriamo in gruppi, in grandi città – (Risate) – e in piccoli paesi. Noi reingegnerizziamo la tecnologia dell'apparecchiatura di laboratorio. Progettiamo geneticamente i batteri. Smontiamo l'hardware, il software, il wetware, e ovviamente, il codice della vita. Ci piace costruire cose. Poi ci piace smontarle. Facciamo crescere cose. Le facciamo brillare. E facciamo ballare le cellule.
Lo spirito di questi laboratori è aperto, positivo. ma sapete, talvolta, quando la gente pensa a noi la prima cosa che viene in mente è la biosicurezza, la sicurezza biologica, il lato oscuro della questione. Non voglio minimizzare queste preoccupazioni. Qualsiasi potente tecnologia si può usare per scopi diversi, e si possono ottenere cose come la biologia sintetica e la nanobiotecnologia, e ciò vi costringe veramente a considerare sia i gruppi amatoriali che quelli dei professionisti, perché questi ultimi hanno migliori infrastrutture e migliori laboratori, e hanno accesso agli agenti patogeni.
Come hanno appena fatto le Nazioni Unite, pubblicando recentemente un rapporto sull'intero settore, e la conclusione è stata che il potenziale di questa tecnologia per usi positivi era di gran lunga superiore al rischio per usi negativi; hanno anche preso in esame la comunità dei biologi fai-da-te, e non sorprende che abbiano rilevato che la stampa tende costantemente a sovrastimare le nostre capacità e a sottostimare i nostri principi etici. In effetti, la comunità fai-da-te mondiale, Americana ed Europea, si è riunita lo scorso anno per elaborare un codice etico comune. È molto più di quanto abbia fatto la scienza convenzionale.
Ora, noi ci atteniamo ai regolamenti nazionali e locali. Gestiamo in modo corretto i nostri rifiuti, seguiamo le procedure di sicurezza, non lavoriamo con agenti patogeni. Se lavorate con gli agenti patogeni, non fate parte della comunità dei biohacker ma di quella dei bioterroristi, mi dispiace. Talvolta la gente mi chiede, "E in caso di incidente?" Lavorando con organismi sicuri con cui normalmente operiamo, la possibilità che accada un incidente in cui qualcuno accidentalmente crei una specie di super virus, è probabile quanto una tormenta di neve nel mezzo del deserto del Sahara. Potrebbe succedere, ma non perderò il sonno per questo.
Ho anzi deciso di assumermi un altro tipo di rischio. Ho aderito a una cosa chiamata Progetto Genoma Personale. È uno studio fatto ad Harvard in cui, alla fine, prenderanno la mia intera sequenza genomica, tutte le mie informazioni mediche e la mia identità, e la metteranno online perché tutti possano vederla. Mi hanno parlato dei possibili rischi che avrei corso, al momento del consenso informato. Il mio preferito era che qualcuno potrebbe scaricare la mia sequenza, andare in laboratorio, sintetizzare un falso DNA di Ellen, e metterlo su una scena del crimine. (Risate) Ma come per la biologia fai-da-te, i risultati positivi e il potenziale benefico di uno studio del genere superano di gran lunga i rischi.
Potreste chiedervi, "Cosa farei io in un laboratorio biologico?" Beh, non molto tempo fa ci chiedevamo, "Cosa me ne farei di un personal computer?" Insomma, siamo solo agli inizi. Stiamo vedendo solo la punta dell'iceberg del DNA. Lasciate che vi mostri cosa potreste fare adesso. Un biohacker in Germania, un giornalista, voleva sapere di chi fosse il cane che stava lasciando regalini sulla sua strada, (Risate) (Applausi) Già, avete indovinato. Ha lanciato palle da tennis a tutti i cani del quartiere, ha analizzato la saliva, ha identificato il cane e ha affrontato il suo proprietario. (Risate) (Applausi) Ho scoperto una specie invasiva nel mio giardino. Sembra una coccinella, vero? In realtà è un coleottero giapponese. E lo stesso tipo di tecnologia – si chiama codifica a barre del DNA, è fantastica – si può usare per controllare se il vostro caviale è vero beluga, se il sushi è vero tonno, o se quel formaggio di capra che vi è costato così tanto è veramente di capra. In uno spazio di biologia fai-da-te potete vedere se ci sono mutazioni nel vostro genoma. Potete analizzare i cereali della prima colazione in cerca di OGM, e potete esplorare la vostra ascendenza. Potete mandare sonde meteo nella stratosfera, raccogliere microbi, vedere cosa c'è lassù. Con dei lieviti potete creare un biosensore per rilevare gli inquinanti nell'acqua. Potete fare una pila a combustibile biologico. Potete fare un sacco di cose. Potete anche fare un progetto di arte scientifica. Alcuni di questi sono veramente spettacolari, e considerano i problemi sociali ed ecologici da una prospettiva completamente diversa. È veramente fantastico.
Qualcuno mi chiede, bene, ma perché mi sento tanto coinvolta? Potrei fare un'ottima carriera nella scienza ufficiale. Il fatto è che c'è qualcosa in questi laboratori che viene offerto alla società, che non si può trovare altrove. C'è qualcosa di sacro in uno spazio in cui si può lavorare su un progetto, senza dover giustificare a nessuno se farà tanti soldi, se salverà l'umanità, o anche solo se è fattibile. Bisogna solo seguire le linee guida di sicurezza. Se ci fossero spazi come questi in tutto il mondo, si potrebbe veramente cambiare la percezione su chi possa essere autorizzato a fare biotecnologia. Sono spazi come questi che hanno diffuso i personal computer. Perché non anche la biotecnologia personale? Se tutti in questa sala volessimo provare, chissà cosa potremmo fare? È un settore talmente nuovo, e come diciamo a Brooklyn, non avete ancora visto niente. (Risate) (Applausi)
Trovi tutti i link ai post "TED Talks" già pubblicati qui sotto :
1° Elizabeth Gilbert sul genio
2° Il Cervello in tempo reale: C.deCharms
3° Al Gore sulle recenti modificazioni climatiche
4° Matthieu Ricard e l'abitudine alla felicità
5° Hans Rosling: I dati cambiano la Mentalità
6° Rebecca Saxe: Come si forma il giudizio morale
7° Jill Bolte Taylor: Racconto di un Ictus in diretta
8° Pranav Mistry: Nuove Tecnologie Sesto-Senso
9° Ramachandran: I Neuroni plasmano la Civiltà
10° Hans Rosling: Ascesa Asiatica come e quando
11° Rob Hopkins: Verso un Mondo senza Petrolio
12° Jamie Oliver: Educazione al Cibo per i Bambini
13° Bertrand Piccard: Avventura a Energia Solare
14° Dan Barber: Mi sono innamorato di un pesce
15° Aimee Mullins: L'opportunità delle avversità
16° Dan Buettner: Come vivere fino a 100 anni
17° Eric Topol: Il futuro senza fili della Medicina
18° James Randi demolisce le Frodi Paranormali
19° Richard Sears: Pianificare la fine del petrolio
20° Si può "affamare" il cancro con la dieta ?
21° Helen Fisher: Perché amiamo e tradiamo
22° Tan Le: Cuffia per leggere le onde cerebrali
23° J.Assange: Il mondo ha bisogno di Wikileaks
24° Hans Rosling: Cresce la popolazione globale
25° Derek Sivers: Tenetevi per voi i vostri obiettivi
26° C. Anderson: I Video stimolano l'Innovazione
27° Stefano Mancuso: L'intelligenza delle piante
28° Steven Johnson: Da dove provengono le Idee
29° Brian Skerry: Splendore e Orrore degli Oceani
30° Kristina Gjerde: Leggi Acque Internazionali
31° Marcel Dicke: Mangiare insetti: perché no ?
32° Amber Case: Siamo diventati tutti dei Cyborg
33° Hanna Rosin: I dati sull'ascesa delle Donne
34° N. Hertz: Quando non dare ascolto agli esperti
35° Patricia Kuhl: il Genio linguistico dei Bambini
36° Hans Rosling: Lavatrice magica e rivoluzione
37° Cynthia Breazeal: Arrivano i Personal Robot
38° M.Jakubowski progetta Macchine open source
39° H.Fineberg: Siamo pronti per la Neo-evoluzione?
40° Eli Pariser: Attenti alle " Gabbie di Filtri " in rete
41° Stephen Wolfram: Calcolare la teoria del tutto
42° Hong: Automobili per conducenti non vedenti
43° Alice Dreger: Il destino è scritto nell'anatomia
44° D.Kraft: Il futuro della Medicina é nelle App
45° C.Seaman: Fantastiche Foto dei Ghiacci Polari
46° Dave deBronkart: Vi presento l'e-Patient Dave
47° Fischer: Un Robot che vola come un Uccello
48° Julian Treasure: 5 modi per ascoltare meglio
49° M.Pagel: Le Lingue hanno cambiato l'Umanità
50° Huang: La democrazia soffoca la crescita economica ?
51° Bruce Schneier: Il miraggio della Sicurezza
52° Resnick: Benvenuti alla rivoluzione genomica
53° Pamela Meyer: Come smascherare i bugiardi
54° Anna Mracek: Un aereoplano che puoi guidare
55° Christoph McDougall: Siamo nati per correre ?
56° Yves Rossy: In volo con Jetman
57° Daniel Wolpert: La vera ragione del Cervello
58° Plait: Come proteggere la Terra dagli asteroidi
59° Y.Medan: Chirurgia a Ultrasuoni senza Bisturi
60° Britta Riley: Un Orto nel mio Appartamento
61° Antonio Damasio: Comprendere la Coscienza
62° Clay Shirky: Perché SOPA è una cattiva Idea
63° Mikko Hypponen: 3 tipi di Attacchi Informatici
64° Peter van Uhm: Perché ho scelto un fucile
65° Shawn Achor: Il segreto per lavorare meglio
66° Kevin Allocca: Perché i Video diventano Virali
67° Vijay Kumar: Robot che Volano e Cooperano
68° Susan Cain: Il potere degli introversi
69° Paul Snelgrove: Un Censimento dell'Oceano
70° Sherry Turkle: Siamo tutti Connessi ma Soli ?
71° Lisa Harouni: Un'introduzione alla Stampa 3D
72° Brain Greene: Il nostro è l'unico Universo ?
73° Hans Rosling: Religioni e Bambini
74° Tali Sharot: Naturale inclinazione all'Ottimismo
75° William Noel e il codice perduto di Archimede
76° P. Diamandis: L'abbondanza è il nostro futuro
77° M.Banzi: Arduino Immaginazione Open-source
78° M.Little: Test per il Parkinson con 1 Telefonata
79° Peter Norvig: La classe di 100 000 studenti
80° J.Enriquez: I nostri figli di una specie diversa ?
81° D.Koller: Imparare dall'Istruzione Web Online
82° S.Sankar: La nuova simbiosi Uomo-Computer
83° Andrew Blum: Cos'è veramente Internet ?
84° Carl Schoonover: Come guardare nel Cervello
85° Maurizio Seracini: La vita segreta dei dipinti
86° Killingsworth: Essere felice ? Stai nel presente
87° Schwartzberg: Natura, Bellezza e Gratitudine
88° E.Sirolli: Volete aiutare qualcuno ? State zitti !
89° A.Cuddy: Il linguaggio corporeo mostra chi sei
90° Amy Tan: La Creatività e il Processo Creativo
91° C.Shirky: Come Internet trasformerà il governo
92° E.Jorgensen: Il BioHacking puoi farlo anche tu
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