In questa interessante video-presentazione tenuta al recente TED 2012, Peter Norvig, un informatico esperto sia in intelligenza artificiale che ricerca online, attualmente direttore della ricerca presso Google, presenta il risultato stupefacente del corso online sull'Intelligenza Artificiale dell'Università di Stanford tenuto nell'autunno del 2011 con Sebastian Thrun.
Il corso é stato frequentato da 175 studenti fisicamente presenti in aula, e da più di 100 000 online via web, Peter Norvig presenta i risultati di questa innovativa esperienza di insegnamento e condivide cosa ha imparato sull'insegnamento ad una classe globale.
TED Talks - Peter Norvig: La classe di 100 000 studenti
( con sottotitoli in Italiano )
Trascrizione integrale del testo
Siamo tutti sia studenti che insegnanti. Questo sono io ispirato dal mio primo insegnante, mia madre, e questo sono io mentre insegno Introduzione all'Intelligenza Artificiale, a duecento studenti all'università di Stanford.
agli studenti è piaciuta la lezione, ma mi è venuto in mente che mentre l'argomento principale della lezione è avanzato e moderno, la tecnica d'insegnamento non lo è. Infatti, utilizzo la stessa tecnica di questa classe del quattordicesimo secolo. Notate i libri di testo, il leggìo sul palco, e il ragazzo addormentato sul fondo. (Risate) Proprio come oggi.
Così il mio assistente, Sebastian Thrun ed io, abbiamo pensato che doveva esserci un modo migliore. Ci siamo lanciati nella sfida di creare un corso online che sarebbe stata di uguale o migliore qualità rispetto al corso di Stanford e di renderlo disponibile a tutti nel mondo, gratuitamente.
Abbiamo annunciato il corso il 29 luglio, e nel giro di due settimane, 50 000 persone si erano iscritte. Questo numero è cresciuto fino a 160 000 studenti da 209 paesi. Eravamo entusiasti di avere questo tipo di pubblico, e un po' terrorizzati di non aver ancora finito di preparare le lezioni. (Risate).
Abbiamo dovuto darci da fare. Abbiamo studiato cosa avevano fatto altri, cosa avremmo potuto copiare e cosa avremmo potuto cambiare. Benjamin Bloom ha dimostrato che le lezioni uno a uno sono le migliori, cosi abbiamo provato ad imitarle, come con me e la mia mamma, pur sapendo che sarebbe stata una lezione di uno a mille. Qui, una telecamera sulla mia testa mi sta registrando mentre parlo e disegno su un foglio di carta.
Uno studente ha detto "Questo corso mi ha dato la sensazione di essere seduto al bar insieme ad un amico molto intelligente che sta spiegando qualcosa che non hai ancora afferrato, ma sei sul punto di afferrare". Ed è proprio ciò che volevamo ottenere.
Dalla Khan Academy, abbiamo visto che video di 10 minuti funzionano meglio rispetto a tentare di registrare una lezione di un'ora e caricarla per lo schermo in formato piccolo. Abbiamo optato per video ancora più brevi e più interattivi. Il nostro video tipo è di due minuti, a volte anche più breve, mai più lungo di sei, poi facciamo una pausa per una domanda a quiz, per dare la sensazione di una lezione uno a uno. Qui, sto spiegando come un computer utilizza la grammatica inglese per fare l'analisi delle frasi, e qui, c'è una pausa e lo studente deve riflettere, capire cosa sta succedendo, e selezionare le caselle giuste prima di poter continuare.
Gli studenti imparano meglio quando devono fare pratica. Volevamo coinvolgerli, farli scontrare con l'ambiguità e guidarli a sintetizzare le idee chiave da soli. Evitiamo per lo più domande come " Questa è la formula, adesso dimmi il valore di Y quando X è uguale a due". Abbiamo preferito domande aperte.
Uno studente ha scritto, "Ora vedo esempi di reti bayesiane ed esempi di teoria del gioco ovunque io guardi". E mi piace questo tipo di risposta. È esattamente quello che volevamo. Non volevamo che gli studenti memorizzassero formule; volevamo cambiare il modo in cui guardano al mondo. E ci siamo riusciti. O, dovrei dire, gli studenti ci sono riusciti.
Ed è un po' ironico il fatto che abbiamo lavorato per sconvolgere l'educazione tradizionale e facendo questo, abbiamo finito per rendere la nostra classe online molto più simile ad una tradizionale lezione universitaria rispetto a tante altre lezioni online. In molti corsi online, i video sono sempre disponibili. Potete vedere ogni volta che volete. Ma se lo si potete fare in qualunque momento, significa che lo potete fare domani, e se lo potete fare domani, beh, potreste non farlo mai. (Risate)
Così abbiamo introdotto la novità di avere delle date limite. (Risate) Si potevano guardare i video ogni volta che si voleva durante la settimana, ma alla fine della settimana, i compiti andavano fatti. Questo ha motivato gli studenti a darsi fare, e significava anche che tutti lavoravano sulla stessa cosa allo stesso momento così entrando in una discussione sul forum si poteva ottenere una risposta da un altro studente in pochi minuti. Ora, vi mostrerò qualche forum, molti dei quali sono stati organizzati dagli studenti stessi.
Da Daphne Koller e Andrew Ng, abbiamo imparato il concetto di "lanciare" la classe. Gli studenti guardano il video da soli e poi si riuniscono per discuterne insieme. Da Eric Mazur, ho imparato che gli altri studenti possono essere i migliori insegnanti perchè sono gli unici che ricordano come ci si sente quando non si capisce. Io e Sebastian abbiamo dimenticato come ci si sente. Certo, non potevamo avere una discussione di classe con decine di migliaia di studenti, cosi abbiamo incoraggiato e alimentato questi forum online.
E in ultimo, da Teach for America, ho imparato che una lezione non riguarda soprattutto l'informazione. Motivazione e determinazione sono più importanti. È fondamentale che gli studenti vedano che stiamo lavorando sodo per loro e che loro si stiano aiutando l'un l'altro.
Ad oggi, la classe copre 10 settimane, e alla fine, circa la metà dei 160 000 studenti hanno guardato almeno un video alla settimana, e più di 20 000 hanno finito tutti i compiti, impiegando dalle 50 alle 100 ore. Hanno ottenuto questo certificato dei loro risultati.
Quindi, cosa abbiamo imparato? Abbiamo provato alcune vecchie idee e altre nuove e le abbiamo messe insieme, ma ci sono tante altre idee da provare. Sebastian sta tenendo un altro corso adesso. Io ne farò un'altro in autunno. Stanford Coursera, Udacity, MITx e altri hanno ancora molti corsi in arrivo. È un momento davvero emozionante.
Ma per me, la parte più entusiasmante sono tutti i dati che stiamo raccogliendo. Stiamo raccogliendo migliaia di interazioni per studente per classe, miliardi di interazioni tutte insieme, e adesso possiamo iniziare ad analizzarle, e una volta che impariamo da esse, che facciamo esperimenti, è da qui che inizerà la vera rivoluzione. E voi potrete vedere i risultati da una nuova generazione di fantastici studenti. (Applausi)
Trovi tutti i link ai post "TED Talks" già pubblicati qui sotto :
1° Elizabeth Gilbert sul genio
2° Il Cervello in tempo reale: C.deCharms
3° Al Gore sulle recenti modificazioni climatiche
4° Matthieu Ricard e l'abitudine alla felicità
5° Hans Rosling: I dati cambiano la Mentalità
6° Rebecca Saxe: Come si forma il giudizio morale
7° Jill Bolte Taylor: Racconto di un Ictus in diretta
8° Pranav Mistry: Nuove Tecnologie Sesto-Senso
9° Ramachandran: I Neuroni plasmano la Civiltà
10° Hans Rosling: Ascesa Asiatica come e quando
11° Rob Hopkins: Verso un Mondo senza Petrolio
12° Jamie Oliver: Educazione al Cibo per i Bambini
13° Bertrand Piccard: Avventura a Energia Solare
14° Dan Barber: Mi sono innamorato di un pesce
15° Aimee Mullins: L'opportunità delle avversità
16° Dan Buettner: Come vivere fino a 100 anni
17° Eric Topol: Il futuro senza fili della Medicina
18° James Randi demolisce le Frodi Paranormali
19° Richard Sears: Pianificare la fine del petrolio
20° Si può "affamare" il cancro con la dieta ?
21° Helen Fisher: Perché amiamo e tradiamo
22° Tan Le: Cuffia per leggere le onde cerebrali
23° J.Assange: Il mondo ha bisogno di Wikileaks
24° Hans Rosling: Cresce la popolazione globale
25° Derek Sivers: Tenetevi per voi i vostri obiettivi
26° C. Anderson: I Video stimolano l'Innovazione
27° Stefano Mancuso: L'intelligenza delle piante
28° Steven Johnson: Da dove provengono le Idee
29° Brian Skerry: Splendore e Orrore degli Oceani
30° Kristina Gjerde: Leggi Acque Internazionali
31° Marcel Dicke: Mangiare insetti: perché no ?
32° Amber Case: Siamo diventati tutti dei Cyborg
33° Hanna Rosin: I dati sull'ascesa delle Donne
34° N. Hertz: Quando non dare ascolto agli esperti
35° Patricia Kuhl: il Genio linguistico dei Bambini
36° Hans Rosling: Lavatrice magica e rivoluzione
37° Cynthia Breazeal: Arrivano i Personal Robot
38° M.Jakubowski progetta Macchine open source
39° H.Fineberg: Siamo pronti per la Neo-evoluzione?
40° Eli Pariser: Attenti alle " Gabbie di Filtri " in rete
41° Stephen Wolfram: Calcolare la teoria del tutto
42° Hong: Automobili per conducenti non vedenti
43° Alice Dreger: Il destino è scritto nell'anatomia
44° D.Kraft: Il futuro della Medicina é nelle App
45° C.Seaman: Fantastiche Foto dei Ghiacci Polari
46° Dave deBronkart: Vi presento l'e-Patient Dave
47° Fischer: Un Robot che vola come un Uccello
48° Julian Treasure: 5 modi per ascoltare meglio
49° M.Pagel: Le Lingue hanno cambiato l'Umanità
50° Huang: La democrazia soffoca la crescita economica ?
51° Bruce Schneier: Il miraggio della Sicurezza
52° Resnick: Benvenuti alla rivoluzione genomica
53° Pamela Meyer: Come smascherare i bugiardi
54° Anna Mracek: Un aereoplano che puoi guidare
55° Christoph McDougall: Siamo nati per correre ?
56° Yves Rossy: In volo con Jetman
57° Daniel Wolpert: La vera ragione del Cervello
58° Plait: Come proteggere la Terra dagli asteroidi
59° Y.Medan: Chirurgia a Ultrasuoni senza Bisturi
60° Britta Riley: Un Orto nel mio Appartamento
61° Antonio Damasio: Comprendere la Coscienza
62° Clay Shirky: Perché SOPA è una cattiva Idea
63° Mikko Hypponen: 3 tipi di Attacchi Informatici
64° Peter van Uhm: Perché ho scelto un fucile
65° Shawn Achor: Il segreto per lavorare meglio
66° Kevin Allocca: Perché i Video diventano Virali
67° Vijay Kumar: Robot che Volano e Cooperano
68° Susan Cain: Il potere degli introversi
69° Paul Snelgrove: Un Censimento dell'Oceano
70° Sherry Turkle: Siamo tutti Connessi ma Soli ?
71° Lisa Harouni: Un'introduzione alla Stampa 3D
72° Brain Greene: Il nostro è l'unico Universo ?
73° Hans Rosling: Religioni e Bambini
74° Tali Sharot: Naturale inclinazione all'Ottimismo
75° William Noel e il codice perduto di Archimede
76° P. Diamandis: L'abbondanza è il nostro futuro
77° M.Banzi: Arduino Immaginazione Open-source
78° M.Little: Test per il Parkinson con 1 Telefonata
79° Peter Norvig: La classe di 100 000 studenti
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