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TED Talks - P.Singer: " Altruismo Efficace " come e perché

25.07.13

  da Alex   , 3162 parole  
Categorie: Servizi, Video, Salute e Medicina

TED Talks - P.Singer: " Altruismo Efficace " come e perché

TED Talks - P.Singer: Altruismo Efficace come e perché

TED Talks - P.Singer: Altruismo Efficace come e perché

L'Altruismo é la qualità morale di interessarsi al benessere dei propri simili, ed é applicabile sia nella biologia che nella psicologia, sociologia, antropologia e filosofia.

Se si ha la fortuna di vivere senza troppi desideri, essere altruista con gli altri è un impulso naturale.

In questa interessane video-presentazione tenuta a un recente TED, il filosofo e eticista Peter Singer, si interroga su quale sia il modo più efficace per donare, raccontando alcune esperienze sorprendenti che aiutano a bilanciare emozione e praticità, producendo il massimo impatto con ciò che si può condividere.

TED Talks - P.Singer: " Altruismo Efficace " come e perché
( con sottotitoli in Italiano )

Trascrizione integrale del testo

C'è una cosa che vorrei farvi vedere.

(Video) Reporter: È una storia che ha profondamente sconvolto milioni di persone, in Cina: le immagini mostrano una bambina di due anni investita da un furgone e abbandonata dai passanti, ancora sanguinante, sulla strada. Sono immagini troppo crude per essere mostrate. L'intero incidente è stato ripreso da una telecamera. Il guidatore si ferma dopo aver investito la bambina, si vedono le ruote posteriori ferme sopra di lei per oltre un secondo. Nei due minuti successivi, altre tre personepassano accanto alla piccola Wang Yue. La prima fa un giro attorno al corpicino ferito. Altri le danno un'occhiata, prima di passare oltre.

Peter Singer: Altre persone sono passate davanti a Wang Yue, e un secondo furgone le passò sulle gambe prima che una spazzina desse l'allarme. È stata portata all'ospedale, ma era ormai troppo tardi. Morì poco dopo.

Mi chiedo quanti di voi, adesso, guardando tutto ciò, si stiano dicendo: "Io non l'avrei fatto. Io mi sarei fermato per aiutarla." Alzate le mani, se lo avete pensato.

Siete la maggioranza, come pensavo. E vi credo. Sono certo che sia così. Ma prima di darvi troppi meriti, guardate qui. Nel 2011, osserva l'UNICEF, 6,9 milioni di bambini sotto i cinque anni sono morti di malattie prevenibili, collegate alla povertà. L'UNICEF pensa che questa sia una buona notizia, perché il dato è andato costantemente scendendo dai 12 milioni nel 1990. Il che è un bene. Ma 6,9 milioni all'anno equivalgono a 19.000 bambini che muoiono ogni giorno. Fa molta differenza che non muoiano sulla strada in cui stiamo passando? Cambiano davvero le cose, se sono molto lontani? Io non credo che questo faccia una differenza moralmente rilevante. Il fatto che non siano proprio davanti a noi, che siano, ovviamente, di una nazionalità diversa, o di un'origine diversa - nulla di questo mi sembra moralmente rilevante. La domanda realmente importante è, possiamo ridurre questo numero di morti? Possiamo salvare alcuni di questi 19.000 banbini che muoiono ogni giorno?

E la risposta è: sì, possiamo. Tutti noi spendiamo soldi in cose che non ci servono davvero. Pensiamo alle nostre abitudini, come una nuova auto, una vacanza, o semplicemente comprare acqua in bottiglia quando l'acqua che viene fuori dal rubinetto è perfettamente sicura da bere. Si potrebbero prendere i soldi spesi in queste cose non necessarie e darli a questa organizzazione, la Fondazione "Against Malaria" (Contro la malaria) che userebbe i soldi donati per comprare zanzariere come questa, che proteggerebbe bambini come lui, e sappiamo per esperienza che se forniamo queste zanzariere, il loro uso riduce il numero di queste giovani vittime di malaria, una di quelle tante malattie prevenibili che uccidono alcuni di quei 19.000 bambini ogni giorno.

Fortunatamente, sempre più persone comprendono questa idea, e il risultato è un movimento in crescita: l'altruismo efficace. È importante perché coinvolge sia il cuore che la testa. Il cuore, naturalmente, si fa sentire: provate empatia, per quel bambino. Ma è molto importante usare anche la testa per essere sicuri che le vostre azioni siano efficaci e ben mirate. Inoltre, a mio avviso, la ragione ci aiuta a capire che gli altri, dovunque siano, sono come noi, possono soffrire come noi, i loro genitori piangono la morte dei loro bambini, come noi quella dei nostri, e proprio come a noi interessa la nostra vita o il nostro benessere, così interessa anche a tutte queste persone. Penso, quindi, che la ragione non sia solo uno strumento neutrale per aiutarti a ottenere ciò che vuoi. La ragione mette le nostre situazioni in prospettiva. E questo, a mio avviso, spiega perché molte delle persone più efficacemente altruiste hanno ricevuto una formazione in filosofia, o in economia, o in matematica. Questo potrebbe sorprendere, perché molte persone pensano: "La filosofia è lontana dal mondo reale, l'economia, a quanto pare, ci rende più egoisti, e la matematica è roba per secchioni, lo sanno tutti." In realtà la formazione fa la differenza, e infatti c'è un particolare "secchione" il cui altruismo si è rivelato particolarmente efficace, con questo.

Questo è il sito web della Fondazione Bill & Melinda Gates: in alto a destra, se osservate, è scritto: "Tutte le vite hanno pari valore". È questa la comprensione razionale della nostra condizione umana che ha portato queste persone ad essere i più efficaci altruisti della Storia: Bill Gates, Melinda Gates e Warren Buffett.

(Applausi)

Nessuno, non Andrew Carnegie, non John D. Rockefeller, ha mai dato tanto in beneficenza quanto ciascuno di loro tre, che hanno usato la loro intelligenza per essere certi di agire in modo molto efficace. Secondo una stima, la Fondazione Gates ha già salvato 5,8 milioni di vite, oltre ai molti milioni di persone in più che avrebbero finito per ammalarsi gravemente, anche se fossero riuscite a sopravvivere. Senza dubbio, nei prossimi anni la Fondazione Gates donerà molto di più, e salverà molte più vite. Potreste obiettare: beh, se sei un miliardario, certamente puoi avere questo tipo di impatto. Ma se non lo sono, cosa posso fare? Analizzerò dunque quattro domande che spesso le persone si fanno e che probabilmente le trattengono dal donare quanto potrebbero.

Si chiedono quanta differenza potranno mai fare, ma non è necessario essere miliardari. Lui è Toby Ord. È un ricercatore in filosofia all'Università di Oxford. È diventato un altruista efficace quando calcolò che, coi soldi che avrebbe verosimilmente guadagnato nel corso della sua carriera universitaria, avrebbe potuto donare abbastanza da curare 80.000 persone dalla cecità nei paesi in via di sviluppo e gli sarebbe rimasto comunque abbastanza per mantenere uno standard di vita perfettamente adeguato. Così Toby ha fondato una organizzazione, chiamata "Giving What We Can" (dare quello che possiamo) per diffondere questa informazione, connettendo così chi vuole condividere un po' del proprio reddito, e chiedendo a queste persone di impegnarsi a dare il 10% dei quel che guadagnano lungo tutta la vita nel contrasto alla povertà globale. Toby, dal canto suo, fa meglio di così. Si è infatti impegnato a vivere con 18.000 sterline l'anno -- meno di 25.000 euro-- e dare il resto a queste organizzazioni. E sì, Toby è sposato e ha un mutuo.

Questa è una coppia più matura, Charlie Bresler e Diana Schott, che da giovani, quando si incontrarono, erano attivisti contro la guerra nel Vietnam, combattevano per la giustizia sociale. Poi iniziarono la loro carriera, come la maggior parte delle persone, senza fare nulla di molto attivo per quei valori, benché non li avessero ripudiati. Quando infine sono arrivati all'età in cui molte persone iniziano a pensare alla pensione, sono ritornati sui loro passi, e hanno deciso di tagliare le proprie spese, vivere modestamente, e investire tempo e denaro nel contrasto alla povertà globale.

Ora, parlare dei tempi potrebbe indurvi a pensare: "Dovrò abbandonare la mia carriera e dedicare tutto il mio tempo a salvare qualcuna di queste 19.000 vite che si perdono ogni giorno?" C'è uno studioso che per molto tempo si è chiesto come si può dare alla propria carriera il maggior impatto positivo nel mondo: Will Crouch. È un laureato in filosofia, e ha creato un sito web chiamato 80.000 Hours, le ore che stando ai suoi calcoli investiamo nella propria carriera, per consigliare la gente sul modo di ottenere la carriera più efficace. Potrebbe sorprendervi sapere che una delle carriere da lui più incoraggiate, posto che si abbiano le giuste abilità e carattere, sono quelle nel mondo bancario o finanziario. Perché? Perché se guadagni un sacco di soldi, puoi donare un sacco di soldi, e se hai successo in quella carriera, puoi dare ad una organizzazione umanitaria abbastanza risorse da farle assumere, diciamo, cinque operatori umanitari in paesi in via di sviluppo, e ognuno di loro potrebbe probabilmente fare tanto bene quanto avreste fatto voi. Con una carriera di questo tipo, quindi, puoi quintuplicare l'impatto. Ecco un giovane che ha seguito il suo consiglio. Si chiama Matt Weiger. Studiava filosofia e matematica a Princeton, e ha vinto il premio per la migliore tesi di laurea in filosofia dell'anno scorso. Poi è andato a lavorare nella finanza, a New York. E oggi guadagna già abbastanza da donare somme a sei cifre in organizzazioni efficaci, lasciando a sé stesso abbastanza per vivere. Matt mi ha anche aiutato a creare una organizzazione con la quale sto lavorando e che ha preso il nome dal titolo di un mio libro, TheLifeYouCanSave.com (Salvare una vita si può) che mira a cambiare la nostra cultura convincendo sempre più persone che per vivere una vita etica non basta semplicemente seguire i comandamenti e non imbrogliare, rubare, mutilare, uccidere; se abbiamo abbastanza, dobbiamo condividere un po' del nostro con chi ha molto poco. E l'organizzazione riunisce persone di differenti generazioni, come Holly Morgan, una studentessa che si è impegnata a dare il 10% del poco che ha, e Ada Wan, sulla destra, che ha lavorato direttamente per i poveri, ma ora è andata a Yale per fare un master, così da poter dare di più.

Molti penseranno, tuttavia, che queste organizzazioni benefiche non siano realmente efficaci. Adesso parliamo di efficacia, allora. È una questione che preoccupa molto Toby Ord, il quale ha calcolato che alcuni enti sono centinaia o anche migliaia di volte più efficaci di altri, perciò è molto importante trovare le più efficienti. Prendiamo, ad esempio, i servizi di cane guida per un non-vedente. È una cosa buona, giusto? Beh, certo che è una cosa buona da fare, ma bisogna pensare a cos'altro si potrebbe fare con quelle risorse. L'addestramento di un cane guida costa circa 40.000 dollari, poi bisogna addestrare il beneficiario così che il cane guida possa aiutarlo in modo efficace. Nei paesi in via di sviluppo, invece, curare una persona cieca, malata di tracoma costa dai 20 ai 50 dollari. A conti fatti, dunque, un cane-guida per un cieco americano costa più o meno come curare tra le 400 e le 2000 persone dalla cecità. Penso sia chiaro cosa è meglio fare. Ma se volete cercare donazioni efficaci, questo è un buon sito web in cui andare. GiveWell (DaiBene) esiste per valutare realmente l'impatto degli enti di beneficenza, non solo se siano ben gestiti: ha controllato centinaia di enti, e al momento ne raccomanda solo tre, dei quali la Fondazione Against Malaria è il numero uno. Sono molto selettivi, dunque. Se cercate altri consigli, thelifeyoucansave.com e "Giving What We Can" hanno entrambi una lista un po' più ampia, ma le organizzazioni efficaci ci sono, e non si occupano solo di salvare le vite dei poveri. Ora, sono lieto di dire, c'è anche un sito Web che cerca organizzazioni animaliste efficaci. È un'altra delle cause di cui mi sono occupato tutta la vita, l'immensa quantità di sofferenza che gli esseri umani infliggono a, letteralmente, decine di miliardi di animali ogni anno. Quindi, se si desidera cercare organizzazioni efficaci nel ridurre questa sofferenza, si può consultare "Effective Animal Activism". E alcuni altruisti efficaci pensano che sia molto importante assicurarsi che la nostra specie sopravviva, perciò sono alla ricerca di modi per ridurre il rischio di estinzione. Qui vedete un rischio di estinzione che abbiamo tutti contemplato di recente, quando un asteroide è passato vicino al nostro pianeta. La ricerca potrebbe aiutarci non solo a prevedere il percorso degli asteroidi che potrebbero scontrarci, ma anche a deviarne la rotta. Perciò alcuni la ritengono una buona iniziativa da sostenere. Insomma, le possibilità sono molte.

Per concludere, forse alcuni penseranno alla beneficenza come a un sacrificio. Trovo che non lo sia affatto: per me è sempre stato un piacere donare, da quando ero specializzando. È stata un'esperienza appagante. Charlie Bresler mi ha detto di non essere un altruista. Pensa di salvare la propria, di vita. E Holly Morgan mi ha detto che ha dovuto combattere la depressione finché non si è occupata di altruismo efficace, e ora è una delle persone più felice che conosce. Penso che una delle ragioni sia che l'altruismo efficace aiuta a superare quello che chiamo il problema di Sisifo. Questo è Sisifo come lo dipinse Tiziano, condannato dagli dei a spingere un enorme masso fino alla cima della collina. Appena arrivato, lo sforzo diventa eccessivo, il macigno sfugge, rotola verso valle, Sisifo deve arrancargli dietro fino a valle per rispingerlo in alto, e il ciclo si ripete in continuazione, per tutta l'eternità. Non vi ricorda lo stile di vita di un consumatore, dove si lavora duro per ottenere dei soldi, che si spendono in beni di consumo che, si spera, ameremo usare? Ma una volta finiti i soldi, bisogna lavorare duro per ottenere di più, spendere di più e mantenere lo stesso livello di felicità, è una specie di adattamento edonistico. Non si arriva mai, non ci si sente mai veramente soddisfatti. Diventare un altruista efficace dà quel significato, quel senso di pienezza che cerchiamo. Ti permette di avere una solida base per l'autostima, su cui fondare la sensazione di vivere una vita degna di essere vissuta.

Vorrei concludere parlandovi di un'e-mail che ho ricevuto mentre stavo scrivendo questo discorso, più o meno un mese fa. Il mittente era Chris Croy, un uomo di cui non avevo mai sentito parlare. Questa è una sua foto che lo mostra in convalescenza dopo un intervento chirurgico. Perché si stava riprendendo da un intervento chirurgico?

L'email iniziava così: "Martedì scorso ho donato in modo anonimo il mio rene destro a uno sconosciuto. Questo ha avviato una catena di trapianti che ha permesso a quattro persone di ricevere i reni".

Fanno così circa 100 persone ogni anno, negli Stati Uniti, e il numero aumenta considerando altri paesi. Mi ha fatto piacere leggerlo. Chris proseguì dicendo che le sue azioni erano state influenzate dai miei scritti. Beh, devo ammettere che la cosa un po' mi mette in imbarazzo, perché ho ancora due reni. Ma Chris ha continuato a dire di non ritenere così sorprendente quel che aveva fatto, perché ha calcolato che l'estensione della vita, il numero di anni di vita donato agli altri, era più o meno pari a quello che si potrebbe ottenere donando 5.000 dollari alla Fondazione "Against Malaria". Questo mi ha fatto sentire un pochino meglio, perché ho donato più di 5.000 dollari alla Fondazione "Against Malaria" e a diverse altre efficaci organizzazioni di beneficenza.

Quindi, se vi sentite in colpa perché avete ancora due reni, c'è un modo di liberarsi dall'amo. (Risate)

Grazie.

(Applausi)

Trovi tutti i link ai post "TED Talks" già pubblicati qui sotto :

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