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TED Talks - D.Hillis: Internet puó bloccarsi, serve Piano B

14.05.13

  da Alex   , 2660 parole  
Categorie: Servizi, Video, Tecnologia

TED Talks - D.Hillis: Internet puó bloccarsi, serve Piano B

TED Talks - D.Hillis: Internet puó bloccarsi, serve Piano B

TED Talks - D.Hillis: Internet puó bloccarsi, serve Piano B

Negli anni '70 e '80 uno spirito di generosità pervadeva Internet, i cui utenti erano pochi e lontani tra loro, oggi la rete è onnipresente, connette miliardi di persone, macchine e parti essenziali delle infrastrutture, rendendoci tutti molto piú vulnerabili agli attacchi cibernetici o al collasso della rete.

Il pioniere di Internet Danny Hillis, inventore, scienziato, scrittore, ingegnere ( ha introdotto il concetto di computer paralleli alla base dei supercomputer ) e detentore di oltre 100 brevetti informatici, sostiene a ragione che Internet non era stato progettato su questa scala.

In questa interessane video-presentazione tenuta al recente TED Global 2013, Danny Hillis fa alcune interessanti riflessioni e lancia un appello per sviluppare un "Piano B", un sistema parallelo su cui contare nel caso in cui Internet vada in Crash.

Danny Hillis: Internet potrebbe andare in crash. Ci serve un Piano B
( con sottotitoli in Italiano )

Trascrizione integrale del testo
Il libro che ho in mano è un elenco di tutti quelli che avevano un indirizzo email nel 1982. (Risate) In realtà è sorprendentemente lungo. In effetti ci sono solo 20 persone circa su ogni pagina, perché abbiamo nome, indirizzo e numero di telefono di ognuno. E, in realtà, tutti sono riportati due volte perché una volta è organizzato per nome e un'altra per email. Ovviamente una comunità molto piccola. Allora c'erano solo due Danny su Internet. Li conoscevo entrambi. Non ci conoscevamo tutti, ma in qualche modo ci fidavamo l'uno dell'altro, e quel sentimento basilare di fiducia pervadeva tutta la rete, e c'era davvero la sensazione di dipendere l'uno dall'altro per fare le cose.

darvi un'idea del livello di fiducia in questa comunità, lasciate che vi dica come si faceva a registrare un dominio allora. A me capitò di registrare il terzo dominio su Internet. Quindi potevo avere qualsiasi cosa volessi eccetto bbn.com e symbolics.com. Così ho scelto think.com, ma poi ho pensato, ci sono tanti nomi davvero interessanti. Forse dovrei registrarne altri, non si sa mai. E poi ho pensato: "No, non sarebbe molto carino."

(Risate)

Quell'atteggiamento di prendere solo ciò di cui hai bisogno era davvero l'atteggiamento che allora tutti avevano nella rete, e in realtà non riguardava solo le persone nella rete, ma era in un certo senso parte dei protocolli dello stesso Internet. Quindi l'idea di base dell' I.P., il protocollo Internet, e dell'algoritmo di routing che lo utilizzava, erano in sostanza "da ognuno a seconda della propria abilità, a ognuno a seconda dei propri bisogni." E quindi, con una larghezza di banda extra, avresti recapitato un messaggio a qualcuno. Con una larghezza di banda extra, loro ti avrebbero recapitato un messaggio. Dipendevi dalle persone per farlo, e questa era la cosa basilare. Era davvero interessante che un principio così comunista fosse la base di un sistema sviluppato durante la Guerra Fredda dal Dipartimento della Difesa, ma ovviamente ha funzionato davvero bene, e tutti abbiamo visto cosa è successo con Internet. Ha avuto un successo incredibile.

In realtà, ha avuto talmente tanto successo che non c'è modo oggi di creare un libro come questo. Secondo il mio calcolo approssimativo sarebbe spesso circa 40 chilometri. Ma di certo non si può fare, perché non conosciamo i nomi di tutte le persone con Internet o indirizzi email, e anche se li conoscessimo, sono abbastanza sicuro che non vorrebbero il loro nome, indirizzo e numero di telefono pubblicati.

Il fatto é che ci sono molti brutti ceffi su Internet adesso, e ci siamo occupati di ciò creando comunità murate, sottoreti sicure, reti VPN, piccole cose che non sono davvero Internet ma che sono costruite sulle stesse basi, ma in sostanza stiamo ancora costruendo usando gli stessi mattoni con gli stessi presupposti di fiducia. E ciò significa che è vulnerabile ad alcuni tipi di errori che possono verificarsi, o ad alcuni tipi di attacchi deliberati, ma anche gli errori possono essere spiacevoli.

Per esempio, di recente in tutta l'Asia è stato impossibile guardare You Tube per un po' perché il Pakistan ha fatto degli errori nel modo di censurare You Tube nella propria rete interna. Non intendevano incasinare l'Asia, ma lo hanno fatto a causa del modo in cui funzionano i protocolli. Un altro esempio che può aver riguardato molti di voi nel pubblico è, dovreste ricordarlo un paio di anni fa, tutti gli aerei a ovest del Mississippi erano a terra perché una sola scheda di routing a Salt Lake City aveva preso un virus. Ora, non pensate davvero che il nostro sistema di aerei dipenda da Internet, e in un certo senso non lo fa. Ritornerò su questo discorso dopo. Ma il fatto è che la gente non poteva decollare perché qualcosa stava andando storto su Internet, e la scheda del router non funzionava.

E molte di queste cose hanno iniziato a verificarsi. Una cosa interessante è successa lo scorso aprile. All'improvviso, una percentuale molto alta del traffico su Internet, inclusa una gran parte del traffico tra gli impianti militari statunitensi, ha iniziato a essere reinstradata attraverso la Cina. Quindi per qualche ora, tutto è passato attraverso la Cina. La China Telecom dice che si è trattato soltanto di un errore in buona fede, ed è veramente possibile che fosse il modo in cui funzionano le cose ma di certo qualcuno avrebbe potuto commettere un errore non in buona fede se avesse voluto, e ciò mostra quanto il sistema sia vulnerabile anche agli errori. Immaginate quanto il sistema sia vulnerabile agli attacchi deliberati.

Quindi se qualcuno volesse davvero attaccare gli Stati Uniti o la civiltà occidentale oggigiorno, non lo farebbe con i carri armati. Quello non funzionerebbe. Quello che farebbero è un qualcosa molto più simile all'attacco verificatosi all'impianto nucleare iraniano. Nessuno ha rivendicato quel gesto. Era in sostanza una fabbrica di macchine industriali. Non pensava di essere su Internet. Pensava di essere disconnessa da Internet, ma era possibile che qualcuno introducesse di nascosto una chiave USB là dentro, o qualcosa di simile, e il software arrivato all'interno portasse le centrifughe, in quel caso, ad autodistruggersi. Quello stesso software potrebbe distruggere una raffineria di pertolio o un'azienda farmaceutica o una fabbrica di semiconduttori. E perciò ci sono -- sono sicuro che avete letto sui giornali, delle preoccupazione per gli attacchi cibernetici e di come difendersi da essi.

Ma il fatto è che la gente è più concentrata sulla difesa dei computer su Internet, e sorprendentemente c'è stata poca attenzione sulla difesa dello stesso Internet come mezzo di comunicazione. E credo che probabilmente dovremmo fare più attenzione a questo, perché è davvero fragile. In realtà, in passato, quando c'era ARPANET, ci sono state volte -- c'è stata una volta precisa in cui si è completamente bloccata perché un solo message processor aveva un virus al suo interno. E il modo in cui Internet funziona è che i router si scambiano informazioni sul modo in cui consegnare i messaggi, e questo processore, a causa di una scheda rotta, decise che avrebbe potuto ricevere un messaggio in qualche posto in un tempo negativo. Quindi pretendeva di consegnare un messaggio prima che tu lo inviassi. Certo, il modo più veloce per portare un messaggio ovunque era inviarlo a questa macchina, che lo avrebbe inviato indietro nel tempo e consegnato prestissimo, così ogni messaggio su Internet ha iniziato a passare da questo unico nodo, e ha intasato tutto. Tutto ha iniziato a rompersi. La cosa interessante era che gli amministratori di sistema poterono aggiustarlo, ma dovettero spegnere ogni singola cosa su Internet. E questo non si può fare oggi. Spegnere tutto è come la telefonata di servizio dalla società elettrica, ma per tutto il mondo.

Oggi non si potrebbe fare per molte ragioni. Una delle ragioni è che molti dei loro telefoni usano un protocollo IP e cose come Skype che adesso passano attraverso Internet, e ne stiamo diventando dipendenti per molte cose diverse, quando state per decollare da Los Angeles, non pensate di usare Internet. Quando fate benzina, non pensate di usare Internet. Sempre di più questi sistemi stanno iniziando a usare Internet. Molti di essi non sono ancora basati su Internet, ma stanno iniziando a usare Internet per funzioni di servizio, per funzioni amministrative, quindi se pensate al sistema dei cellulari, che è ancora relativamente indipendente da Internet per molti aspetti, pezzi di Internet stanno iniziando a intrufolarsi dentro nelle funzioni di controllo e amministrative, ed è invitante usare gli stessi mattoni di base perché funzionano così bene, costano poco, si ripetono, e così via. Sempre di più tutti i nostri sistemi stanno iniziando a usare la stessa tecnologia e a dipendere da questa tecnologia. Quindi anche un razzo spaziale oggi usa un protocollo Internet per comunicare da una parte all'altra del razzo. È pazzesco. Non era stato progettato per fare cose come questa.

Quindi abbiamo costruito questo sistema di cui conosciamo tutte le parti, ma lo stiamo usando in un modo molto diverso da come ci aspettavamo e ha una portata molto diversa da quella per cui era stato progettato. Nessuno capisce veramente le cose per cui ora è usato. Sta diventando uno di quei sistemi emergenti come il sistema finanziario, in cui abbiamo progettato tutte le parti ma nessuno capisce veramente come funziona e tutti i suoi dettagli e quali comportamenti emergenti può avere. Quindi se sentite un esperto parlare di Internet e dire che può fare questo, che fa o farà quello, dovreste trattarlo con lo stesso scetticismo con cui considerate i commenti di un economista sull'economia. o di un meteorologo sul tempo. Sono ben informati, ma tutto cambia così velocemente che anche gli esperti non sanno bene cosa stia succedendo. Quindi se vedete una di queste mappe di Internet, è solo l'ipotesi di qualcuno. Nessuno sa veramente cosa sia Internet adesso perché è diverso da ciò che era un'ora fa. Cambia e si riconfigura continuamente.

E il problema è che penso che ci stiamo preparando per una sorta di disastro come quello del sistema finanziario, in cui abbiamo preso un sistema costruito sulla fiducia, costruito per un sistema su più piccola scala, e lo abbiamo esteso oltre i limiti di ciò per cui era stato pensato. E adesso, credo sia vero che non sappiamo quali siano le conseguenze di un attacco legato alla negazione dei servizi su Internet, e, in ogni caso, sarà peggio l'anno prossimo, e peggio quello dopo, e così via.

Quindi abbiamo bisogno di un piano B. Adesso non c'è un piano B. Non c'è un chiaro sistema di backup che sia indipendente da Internet, costruito secondo diversi schemi di base. Abbiamo bisogno di qualcosa che non debba per forza avere le stesse prestazioni di Internet, ma la polizia deve poter essere in grado di chiamare i vigili del fuoco anche senza Internet, o gli ospedali devono poter ordinare olio combustibile. Questo non deve essere un progetto governativo di miliardi di dollari. In realtà è tecnicamente semplice da fare, perché può servirsi delle fibre già esistenti, dell'infrastruttura wireless esistente. È solo questione di decidere di farlo.

ma la gente non deciderà di farlo finché non ne riconoscerà il bisogno, e questo è il problema che abbiamo adesso. Ci sono state molte persone molti di noi hanno sostenuto per anni che dovremmo avere questo sistema indipendente, ma è molto difficile far concentrare le persone su un piano B quando il piano A sembra funzionare così bene.

Penso che se le persone capissero quanto stiamo diventando dipendenti da Internet, e quanto esso sia vulnerabile, potremmo concentrarci sul fatto di volere che questo altro sistema esista, e penso che se abbastanza persone dicessero: "Sì, lo vorrei usare, vorrei avere questo sistema", allora lo costruirebbero. Non è un problema difficile. Potrebbe anche essere risolto dalle persone in questa stanza.

Quindi penso che questo sia veramente, tra tutti i problemi che ascolteremo alla conferenza, uno dei più facili da risolvere. Sono contento di avere avuto l'occasione di parlarvene.

Grazie mille.

(Applausi)

Trovi tutti i link ai post "TED Talks" già pubblicati qui sotto :

Elizabeth Gilbert sul genio

Il Cervello in tempo reale: C.deCharms

Al Gore sulle recenti modificazioni climatiche

Matthieu Ricard e l'abitudine alla felicità

Hans Rosling: I dati cambiano la Mentalità

Rebecca Saxe: Come si forma il giudizio morale

Jill Bolte Taylor: Racconto di un Ictus in diretta

Pranav Mistry: Nuove Tecnologie Sesto-Senso

Ramachandran: I Neuroni plasmano la Civiltà

10° Hans Rosling: Ascesa Asiatica come e quando

11° Rob Hopkins: Verso un Mondo senza Petrolio

12° Jamie Oliver: Educazione al Cibo per i Bambini

13° Bertrand Piccard: Avventura a Energia Solare

14° Dan Barber: Mi sono innamorato di un pesce

15° Aimee Mullins: L'opportunità delle avversità

16° Dan Buettner: Come vivere fino a 100 anni

17° Eric Topol: Il futuro senza fili della Medicina

18° James Randi demolisce le Frodi Paranormali

19° Richard Sears: Pianificare la fine del petrolio

20° Si può "affamare" il cancro con la dieta ?

21° Helen Fisher: Perché amiamo e tradiamo

22° Tan Le: Cuffia per leggere le onde cerebrali

23° J.Assange: Il mondo ha bisogno di Wikileaks

24° Hans Rosling: Cresce la popolazione globale

25° Derek Sivers: Tenetevi per voi i vostri obiettivi

26° C. Anderson: I Video stimolano l'Innovazione

27° Stefano Mancuso: L'intelligenza delle piante

28° Steven Johnson: Da dove provengono le Idee

29° Brian Skerry: Splendore e Orrore degli Oceani

30° Kristina Gjerde: Leggi Acque Internazionali

31° Marcel Dicke: Mangiare insetti: perché no ?

32° Amber Case: Siamo diventati tutti dei Cyborg

33° Hanna Rosin: I dati sull'ascesa delle Donne

34° N. Hertz: Quando non dare ascolto agli esperti

35° Patricia Kuhl: il Genio linguistico dei Bambini

36° Hans Rosling: Lavatrice magica e rivoluzione

37° Cynthia Breazeal: Arrivano i Personal Robot

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79° Peter Norvig: La classe di 100 000 studenti

80° J.Enriquez: I nostri figli di una specie diversa ?

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90° Amy Tan: La Creatività e il Processo Creativo

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