Tutti parlano di " Internet delle Cose " ma cosa significa esattamente questo per il nostro futuro ?
In questa interessante video-presentazione tenuta al recente TED@BCG San Francisco, l'economista Marco Annunziata, analizza come la tecnologia stia trasformando il settore industriale, creando macchinari che possono vedere, provare, percepire e reagire, così da poter lavorare in modo più efficiente.
Parti di aeroplano che inviano un segnale di allarme quando necessitano di manutenzione, o turbine eoliche che comunicano l'un l'altra per generare più elettricità, é un futuro con emozionanti implicazioni per tutti noi, ed é qui dietro l'angolo...
Sempre riguardo l' Internet delle cose leggi anche il post precedente COSM - Sensori, Dispositivi, Ambienti e Oggetti Intelligenti.
TED Talks - Marco Annunziata: La nuova era dell'Internet Industriale
( con sottotitoli in Italiano )
Trascrizione integrale del testo :
Einstein ha detto "Non penso mai al futuro, arriva così presto." Aveva ragione, ovviamente. Così oggi, sono qui a chiedervi di pensare a come il futuro stia succedendo ora. Negli ultimi 200 anni, il mondo ha sperimentato due considerevoli ondate di innovazione. Prima, la Rivoluzione Industriale che ci ha portato macchinari e fabbriche, metropolitane, elettricità, voli aerei, e le nostre vite non sono più state le stesse. Poi la rivoluzione di Internet che ci ha portato potenza di calcolo, reti di dati, un accesso senza precedenti alle informazioni e alle comunicazioni e le nostre vite non sono più state le stesse. Attualmente stiamo sperimentando un'altra metamorfosi: l'industrializzazione di Internet. Che ci porta contemporaneamente macchinari intelligenti, analisi avanzate e la creatività delle persone che lavorano.
È il matrimonio fra la mente e le macchine. Le nostre vite non saranno mai più le stesse. Nel mio ruolo attuale, vedo da vicino come la tecnologia stia iniziando a trasformare i settori industriali che giocano un ruolo fondamentale nella nostra economia e nelle nostre vite: energia, aviazione, trasporti, medicina.
Per un economista è piuttosto insolito ed estremamente emozionante, perché questa è una trasformazione potente come la Rivoluzione Industriale e anche di più, e prima della Rivoluzione Industriale non c'era alcuna crescita economica di cui parlare. Quindi, cos'è questa Internet Industriale? I macchinari industriali vengono equipaggiati con un numero crescente di sensori elettronici che consente loro di vedere, ascoltare e percepire molto più di quanto sia mai avvenuto prima, generando un incredibile quantitativo di dati.
Analisi sempre più sofisticate passate al setaccio attraverso i dati, forniscono una visione che ci consente di utilizzare i macchinari in modi completamente nuovi, molto più efficienti. Non solo singoli macchinari, ma flotte di locomotive, di aeroplani, interi sistemi di reti elettriche, di ospedali. È una ottimizzazione di risorse e di sistema. Ovviamente i sensori elettronici sono in giro da qualche tempo, ma qualcosa è cambiato: un netto declino dei costi dei sensori e grazie ai progressi del cloud, ad un rapido decremento nei costi degli spazi per l'archiviazione e del trattamento dei dati.
Ci stiamo spostando verso un mondo in cui le macchine con cui lavoriamo non sono soltanto intelligenti, sono brillanti. Sono consapevoli, sono preveggenti, reattive e sociali. Sono motori a reazione, locomotive, turbine a gas, dispositivi medici, che comunicano ininterrottamente l'un l'altro e con noi. È un mondo dove l'informazione stessa diventa intelligente e viene da noi automaticamente, quando ne abbiamo bisogno senza doverla cercare.
Stiamo iniziando a impegnare, attraverso il sistema industriale, una virtualizzazione incorporata, una tecnologia con processori multi-core, comunicazioni avanzate basate sul cloud, una nuova infrastruttura macchina definita dal software che permette alla funzionalità dei macchinari di diventare virtuale nel software, scollegando il software dall'hardware, e permettendoci di controllare, gestire e aggiornare in remoto e automaticamente le risorse industriali.
In che modo tutto questo ci interessa? Prima di tutto ci sta già permettendo di spostarci verso una manutenzione preventiva basata sulla condizione, il che significa riparare i macchinari appena prima che si rompano, senza sprechi di tempo manutenendoli con una programmazione prefissata. Questo a sua volta ci sta spingendo verso l'azzeramento dei tempi morti, il che significa che non ci saranno più interruzioni elettriche, nessun volo in ritardo.
Quindi, fatemi fare qualche esempio di come lavorano queste fantastiche macchine, alcuni esempi vi potranno sembrare banali, alcuni sono chiaramente più profondi, ma tutti avranno un impatto considerevole. Partiamo dall'aviazione. Ad oggi il 10 per cento di tutti i voli cancellati o in ritardo sono dovuti a manutenzione imprevista. Qualcosa che va male inaspettatamente.
Questo porta ad un costo di otto miliardi di dollari l'anno per l'industria del trasporto aereo globale, per non parlare dell'impatto su ognuno di noi: stress, seccature, incontri mancati mentre sediamo invano al terminal di un aeroporto. Come può l'Internet industriale aiutarci in questi casi? Abbiamo sviluppato un sistema di manutenzione preventiva che può essere installato su un aeroplano. Ha la capacità di auto-apprendere e prevedere i problemi che sfuggirebbero ad un operatore umano.
L' aeroplano, in volo, comunicherà con i tecnici a terra. Appena dopo l'atterraggio, sapranno già se qualche particolare necessita di manutenzione. Solo negli Stati Uniti un sistema come questo eviterebbe oltre 60 000 ritardi e cancellazioni all'anno, aiutando sette milioni di passeggeri a raggiungere le loro destinazioni in tempo. Prendiamo l'esempio della sanità. Oggi le infermiere spendono all'incirca 21 minuti a turno alla ricerca di attrezzature mediche. Sembra banale, ma è tempo che non viene impiegato nella cura dei pazienti.
Il Centro medico St. Luke di Houston, Texas, che ha implementato la tecnologia di Internet industriale connettendo e monitorando elettronicamente i pazienti, lo staff e l'equipaggiamento medico, ha ridotto i dietrofront davanti ai letti di quasi un ora. Se hai bisogno di un'operazione, un'ora è importante. Significa che possono essere curati più pazienti, che possono essere salvate più vite. Un altro centro medico, nello stato di Washington, sta sperimentando un'applicazione che permette di analizzare nel cloud la diagnostica per immagini dai dispositivi della città e le risonanze magnetiche, sviluppando una migliore diagnostica ad un costo inferiore.
Immaginate un paziente che ha subito un grave trauma, e che ha bisogno dell'attenzione di diversi specialisti: un neurologo, un cardiologo, un chirurgo ortopedico. Se tutti loro potessero avere immagini istantanee e un simultaneo accesso alla diagnostica e alle immagini mentre vengono prese, sarebbero in grado di effettuare cure migliori e più in fretta. Tutto questo si traduce in risultati migliori per la salute, ma può anche produrre sostanziali benefici economici.
Anche solo l'un percento di riduzione delle esistenti inefficienze può produrre risparmi per oltre 60 miliardi di dollari nell'industria sanitaria mondiale, è solo una goccia nel mare in confronto a quel che c'è da fare per rendere la sanità acquistabile su una base sostenibile. Progressi simili stanno già avvenendo nell'energia, incluse le energie rinnovabili. I parchi eolici equipaggiati con i nuovi monitoraggi e diagnostiche remote che permettono alle turbine eoliche di comunicare fra loro e di aggiustare l'inclinazione delle pale in modo coordinato, a seconda di come soffia il vento, può produrre elettricità al costo di meno di 5 centesimi per kilowatt/ora.
Dieci anni fa, il costo era di 30 centesimi, sei volte di più. L'elenco continua e crescerà in fretta, perché i dati industriali stanno crescendo in modo esponenziale. Entro il 2020, rappresenteranno più del 50 percento di tutte le informazioni digitali. Ma si tratta solo di dati, permettetemi di cambiare argomento e di spiegarvi come questo stia già influendo sul lavoro che facciamo ogni giorno, perché questa nuova ondata di innovazione sta portando nuovi strumenti e applicazioni che ci permetteranno di collaborare in modo più efficace e veloce, rendendo i nostri lavori non solo più efficienti, ma anche più gratificanti.
Immaginate un'ingegnere progettista in un parco eolico con un dispositivo palmare a indicarle quale turbina necessiti manutenzione. Lei ha già con se tutti i pezzi di ricambio perché i problemi sono già stati diagnosticati in anticipo. Se incontra un problema inaspettato lo stesso dispositivo palmare le permetterà di comunicare ai suoi colleghi al centro servizi, permettere loro di vedere quel che lei vede, trasmettere i dati che possono analizzare tramite diagnostica, e loro possono trasmettere in streaming video che la guideranno passa a passo, attraverso qualunque complicata procedura sia necessaria per sistemare il macchinario e farlo funzionare. La loro interazione verrà poi documentata e archiviata in una database consultabile.
Fermiamoci e riflettiamoci per un minuto perché questo è un punto davvero importante. Questa nuova ondata di innovazione sta profondamente cambiando il nostro modo di lavorare. So che molti di voi saranno preoccupati dall'impatto che questa innovazione avrà sul lavoro. La disoccupazione è già alta e c'è sempre paura che l'innovazione distrugga posti di lavoro.
L'innovazione è dirompente. Ma lasciatemi sottolineare due cose. Primo, siamo già passati attraverso la meccanizzazione dell'agricoltura, l'automazione dell'industria e l'occupazione è cresciuta, perché l'innovazione è fondamentale per la crescita. Rende i prodotti più abbordabili. Crea nuova domanda e nuovi posti di lavoro. Secondo, c'è la preoccupazione che in futuro, ci sarà spazio solo per gli ingegneri, scienziati dei dati, e altri lavoratori altamente specializzati. Credetemi, da economista, sono spaventato anch'io. Ma pensateci: come un bambino può facilmente immaginare come utilizzare un iPad, così una nuova generazione di applicazioni industriali portatili e intuitive renderà la vita più semplice a lavoratori di ogni livello di capacità.
Il lavoratore del futuro sarà più simile ad Iron Man che al Charlie Chaplin di "Tempi Moderni". Siate certi che nuovi lavori di altro profilo professionale verranno creati: ingegneri meccanico-digitali che capiscono sia i macchinari che i dati; manager che capiscano le loro aziende e le analisi e in grado di riorganizzare l'azienda in modo da sfruttare al massimo la tecnologia.
Ma adesso, facciamo un passo indietro. Guardiamo al quadro generale. Ci sono persone che sostengono che l'odierna innovazione interessi solo i social media e i giochetti stupidi, con nulla di lontanamente vicino al potere di cambiamento della Rivoluzione Industriale. Sostengono che tutte le più grandi innovazioni sono dietro di noi. Ed ogni volta che sento questo, non posso fare a meno di pensare che persino nell'Età della Pietra deve esserci stato un gruppo di cavernicoli che un giorno, seduti intorno al fuoco, con l'aria piuttosto scontrosa, guardando con disapprovazione un altro gruppo di cavernicoli che facevano rotolare una ruota su e giù dalla collina, si sono detti l'un l'altro: "Tutta questa storia della ruota, bel giocattolo, davvero, però in confronto al fuoco, non avrà alcun impatto.
Le grandi scoperte sono tutte dietro di noi." (Risate) Questa rivoluzione tecnologica è stimolante e innovativa quanto quelle che abbiamo già visto. La creatività e l'innovazione umane ci hanno sempre spinto avanti. Hanno creato posti di lavoro. Hanno innalzato i livelli di benessere. Hanno reso le nostre vite più salutari e stimolanti. La nuova ondata di innovazione che sta iniziando a dilagare nell'industria non è differente. Solo negli Stati Uniti, l'Internet industriale può innalzare il reddito medio dal 25 al 40 per cento nei prossimi 15 anni, spingendo la crescita a livelli che non abbiamo visto da tempo, e aggiungendo tra i 10 e i 15 migliaia di miliardi di dollari al PIL globale.
È la portata dell'intera economia statunitense odierna. Non è una conclusione scontata. Siamo solo all'inizio di questa trasformazione, ci saranno barriere da spezzare, ostacoli da superare. Sarà necessario investire nelle nuove tecnologie. Sarà necessario adattare le aziende e le abitudini manageriali. Sarà necessario un approccio vigoroso alla sicurezza informatica che protegga le informazioni sensibili e la proprietà intellettuale e salvaguardi le infrastrutture vitali dagli attacchi informatici. Sarà necessario che il sistema educativo evolva per garantire che gli studenti siano dotati delle giuste capacità.
Non sarà semplice, ma ne varrà la pena. Le sfide economiche che fronteggiamo sono difficili, ma quando passeggio per la fabbrica, e vedo come le persone e i macchinari intelligenti stiano diventando interconnessi, e vedo la differenza che tutto questo fa negli ospedali, negli aeroporti, in un impianto per la produzione di energia, non sono solo ottimista, sono entusiasta. Questa nuova rivoluzione tecnologica è in arrivo. Quindi pensate al futuro, arriverà molto presto. Grazie. (Applausi)
Trovi tutti i link ai post "TED Talks" già pubblicati qui sotto :
1° Elizabeth Gilbert sul genio
2° Il Cervello in tempo reale: C.deCharms
3° Al Gore sulle recenti modificazioni climatiche
4° Matthieu Ricard e l'abitudine alla felicità
5° Hans Rosling: I dati cambiano la Mentalità
6° Rebecca Saxe: Come si forma il giudizio morale
7° Jill Bolte Taylor: Racconto di un Ictus in diretta
8° Pranav Mistry: Nuove Tecnologie Sesto-Senso
9° Ramachandran: I Neuroni plasmano la Civiltà
10° Hans Rosling: Ascesa Asiatica come e quando
11° Rob Hopkins: Verso un Mondo senza Petrolio
12° Jamie Oliver: Educazione al Cibo per i Bambini
13° Bertrand Piccard: Avventura a Energia Solare
14° Dan Barber: Mi sono innamorato di un pesce
15° Aimee Mullins: L'opportunità delle avversità
16° Dan Buettner: Come vivere fino a 100 anni
17° Eric Topol: Il futuro senza fili della Medicina
18° James Randi demolisce le Frodi Paranormali
19° Richard Sears: Pianificare la fine del petrolio
20° Si può "affamare" il cancro con la dieta ?
21° Helen Fisher: Perché amiamo e tradiamo
22° Tan Le: Cuffia per leggere le onde cerebrali
23° J.Assange: Il mondo ha bisogno di Wikileaks
24° Hans Rosling: Cresce la popolazione globale
25° Derek Sivers: Tenetevi per voi i vostri obiettivi
26° C. Anderson: I Video stimolano l'Innovazione
27° Stefano Mancuso: L'intelligenza delle piante
28° Steven Johnson: Da dove provengono le Idee
29° Brian Skerry: Splendore e Orrore degli Oceani
30° Kristina Gjerde: Leggi Acque Internazionali
31° Marcel Dicke: Mangiare insetti: perché no ?
32° Amber Case: Siamo diventati tutti dei Cyborg
33° Hanna Rosin: I dati sull'ascesa delle Donne
34° N. Hertz: Quando non dare ascolto agli esperti
35° Patricia Kuhl: il Genio linguistico dei Bambini
36° Hans Rosling: Lavatrice magica e rivoluzione
37° Cynthia Breazeal: Arrivano i Personal Robot
38° M.Jakubowski progetta Macchine open source
39° H.Fineberg: Siamo pronti per la Neo-evoluzione?
40° Eli Pariser: Attenti alle " Gabbie di Filtri " in rete
41° Stephen Wolfram: Calcolare la teoria del tutto
42° Hong: Automobili per conducenti non vedenti
43° Alice Dreger: Il destino è scritto nell'anatomia
44° D.Kraft: Il futuro della Medicina é nelle App
45° C.Seaman: Fantastiche Foto dei Ghiacci Polari
46° Dave deBronkart: Vi presento l'e-Patient Dave
47° Fischer: Un Robot che vola come un Uccello
48° Julian Treasure: 5 modi per ascoltare meglio
49° M.Pagel: Le Lingue hanno cambiato l'Umanità
50° Huang: La democrazia soffoca la crescita economica ?
51° Bruce Schneier: Il miraggio della Sicurezza
52° Resnick: Benvenuti alla rivoluzione genomica
53° Pamela Meyer: Come smascherare i bugiardi
54° Anna Mracek: Un aereoplano che puoi guidare
55° Christoph McDougall: Siamo nati per correre ?
56° Yves Rossy: In volo con Jetman
57° Daniel Wolpert: La vera ragione del Cervello
58° Plait: Come proteggere la Terra dagli asteroidi
59° Y.Medan: Chirurgia a Ultrasuoni senza Bisturi
60° Britta Riley: Un Orto nel mio Appartamento
61° Antonio Damasio: Comprendere la Coscienza
62° Clay Shirky: Perché SOPA è una cattiva Idea
63° Mikko Hypponen: 3 tipi di Attacchi Informatici
64° Peter van Uhm: Perché ho scelto un fucile
65° Shawn Achor: Il segreto per lavorare meglio
66° Kevin Allocca: Perché i Video diventano Virali
67° Vijay Kumar: Robot che Volano e Cooperano
68° Susan Cain: Il potere degli introversi
69° Paul Snelgrove: Un Censimento dell'Oceano
70° Sherry Turkle: Siamo tutti Connessi ma Soli ?
71° Lisa Harouni: Un'introduzione alla Stampa 3D
72° Brain Greene: Il nostro è l'unico Universo ?
73° Hans Rosling: Religioni e Bambini
74° Tali Sharot: Naturale inclinazione all'Ottimismo
75° William Noel e il codice perduto di Archimede
76° P. Diamandis: L'abbondanza è il nostro futuro
77° M.Banzi: Arduino Immaginazione Open-source
78° M.Little: Test per il Parkinson con 1 Telefonata
79° Peter Norvig: La classe di 100 000 studenti
80° J.Enriquez: I nostri figli di una specie diversa ?
81° D.Koller: Imparare dall'Istruzione Web Online
82° S.Sankar: La nuova simbiosi Uomo-Computer
83° Andrew Blum: Cos'è veramente Internet ?
84° Carl Schoonover: Come guardare nel Cervello
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