18.03.12

  da Alex   , 162 parole  
Categorie: Audio, Risorse, Musica

Musica MP3 da scaricare gratis: 5 Album completi [ # 45 ]

Musica MP3 da scaricare gratis: 5 Album completi
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Quarantacinquesimo post di una serie con cadenza settimanale "Musica MP3 da scaricare gratis: 5 Album completi", dove potrai trovare un vero super-mix di generi musicali: Folk, Punk, Hip Hop, Metal, Pop, Rock, Acoustic, Ambient, Electronic, Experimental, Alternative, Funk, Indie, etc.

The Wicks – Cloud

Musica MP3 da scaricare gratis: 5 Album completi

Genere: alternative, rock, blues, folk, soul

A.G Lyonz – Live Free

Musica MP3 da scaricare gratis: 5 Album completi

Genere: reggae, jazz, roots music, soul, hip hop

The Sexbots – Don’t Stop

Musica MP3 da scaricare gratis: 5 Album completi

Genere: experimental, electronica, house, pop, techno

Kristopher Roe – Live acoustic set

Musica MP3 da scaricare gratis: 5 Album completi

Genere: alternative, indie, acoustic, rock

Bright and Early – UNPLUGGED


Musica MP3 da scaricare gratis: 5 Album completi

Genere: indie, acoustic, pop, punk, rock

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17.03.12

  da Alex   , 2640 parole  
Categorie: Strumenti, Video, Ricerca, Tecnologia

TED Talks - Vijay Kumar: Robot che Volano e Cooperano

TED Talks - Kevin Allocca: Perché i Video diventano Virali

Nel suo laboratorio alla Penn, l'Università della Pennsylvania, Vijay Kumar e la sua squadra costruiscono Quadricopteri, agili robot volanti che si muovono in formazione, interagiscono l'uno con l'altro e formano gruppi specializzati che possono essere utilizzati per le costruzioni, per il monitoraggio di aree disastrate e per molto altro.

In questa interessante video-presentazione tenuta presso il recente TED 2012 Vijay Kumar mostra alla platea le incredibili capacità di volo autonomo di questi robot che iniziano già ad essere utilizzati per servizi di monitoraggio e ricognizione in vari settori di applicazione.

Per chi volesse approfondire il tema, e magari costruirsi un proprio Quadricoptero, trova tutte le informazioni e le ultime novità su DIY Drones.

TED Talks - Vijay Kumar: Robot che Volano e Cooperano
( con sottotitoli in Italiano )

Trascrizione integrale del testo :
Buongiorno. Oggi mi trovo qui per parlarvi di palloni da spiaggia che volano da soli. Scherzo, si tratta di agili robot volanti come questo. Vorrei dirvi delle difficoltà che abbiamo affrontato per costruirli, e di alcune delle incredibili opportunità che questa tecnologia offre. Questi robot sono come gli aeromobili a pilotaggio remoto, solo che questi ultimi sono molto grandi, pesano qualche tonnellata e non sono affatto agili. Non sono nemmeno autonomi. Infatti molti di questi velivoli sono gestiti da personale a terra, tra cui diversi piloti, operatori di sensori e coordinatori di missione.

e a noi interessa nello sviluppare i nostri robot - ecco qui due immagini - è di poterli vendere direttamente in negozio. Qui vediamo degli elicotteri a quattro rotori, lunghi circa un metro e dal peso di qualche chilo. Abbiamo aggiunto sensori e processori per farli volare all'interno di edifici senza l'aiuto del GPS.

Il robot che sto tenendo in mano è proprio questo; è stato realizzato da due studenti, Alex e Daniel. Pesa circa mezzo etto e consuma intorno ai 15 watt di corrente. Come potete vedere, ha un diametro di circa 20 centimetri. Ora vi farò una breve dimostrazione del funzionamento del robot.

Ha quattro rotori. Se li fate girare alla stessa velocità il robot rimane sospeso. Se ne aumentate la velocità si alza in verticale. Naturalmente se il robot si trova in posizione orizzontale, l'accelerazione avverrà in quella direzione. Per farlo piegare da un lato, ecco il primo modo per farlo. In questa immagine vedete che il rotore 4 gira più velocemente mentre il 2 è più lento. In questo caso si crea un momento che fa inclinare il robot. Allo stesso modo, se si aumenta la velocità del rotore tre e si riduce quella del rotore uno, il robot si sposta in avanti.

Ed infine, se si fanno girare più velocemente coppie opposte di rotori, il robot si imbarda sull'asse verticale. Dunque il processore del robot analizza, in pratica, i vari movimenti da effettuare e li combina pianificando il tipo di impulsi da inviare ai motori, 600 volte al secondo. Questo è il funzionamento di base.

Uno dei vantaggi del progetto è che, riducendo le dimensioni, il robot ovviamente guadagna in agilità. Qui R indica la lunghezza caratteristica del robot. Di fatto è la metà del diametro. E sono svariati i parametri fisici che cambiano riducendo il fattore R. Quello più importante è l'inerzia o resistenza al movimento. Ne risulta che l'inerzia, che controlla il movimento angolare, diminuisce come quinta potenza di R. Perciò più si riduce R più si riduce l'inerzia, e in modo esponenziale. Il risultato è che l'accelerazione angolare indicata dalla lettera alfa diventa uno fratto R. E' inversamente proporzionale a R. Più la si riduce, più aumenta la rapidità della virata.

Si capisce chiaramente dai video. In basso a destra vedete un robot che fa un giro su se stesso di 360° in meno di mezzo secondo. Per eseguire giri multipli ci vuole un po' di più. Tutte le manovre ricevono un feedback dagli accelerometri e dai giroscopi di bordo, e calcolano i comandi, come vi dicevo, 600 volte al secondo per stabilizzare il robot. A sinistra vedete Daniel che lancia il robot in aria. E vedete quanto il controllo del movimento sia totale. Non importa come lo si lancia, il robot stabilizza la sua traiettoria e torna indietro.

Ma perché costruiamo questi robot? Beh, robot come questi hanno molti impieghi. Potreste inviarli all'interno di edifici come questo come primo intervento per il controllo di intrusi, o magari per cercare delle perdite biochimiche, o di gas. Si possono usare anche per le costruzioni. Qui li vedete trasportare travi, colonne, e assemblare delle strutture cubiche. Vi dirò qualcosa in più su questo. I robot si possono impiegare per trasportare materiali. E uno dei problemi è rappresentato dalla loro modesta capacità di carico. Ma si possono combinare diversi robot per aumentarla. Questa è un'immagine di un nostro recente esperimento - beh, non tanto recente, ormai - condotto a Sendai dopo il terremoto. Questi robot potrebbero volare all'interno di edifici crollati per stimare l'entità dei danni causati da disastri naturali, o in edifici esposti a radiazioni per determinarne il livello di pericolosità.

Il problema fondamentale da risolvere è dare loro autonomia di calcolo per stabilire come spostarsi dal punto A al punto B. Qui le cose si complicano un po' per via dell'intrinseca complessità dinamica dei robot. Infatti si devono spostare in uno spazio a 12 dimensioni. Così ricorriamo a un trucchetto. Prendiamo questo spazio curvo 12-dimensionale e lo trasformiamo in uno a 4 dimensioni. Quest'ultimo è costituito da X, Y, Z, e dall'angolo di imbardata.

Quello che fa il robot è pianificare la traiettoria più breve e veloce. In fisica, come ricorderete, abbiamo posizione, derivata, velocità, poi accelerazione, quindi contrazione e poi scatto. E questo robot minimizza lo scatto. Di fatto produce un movimento lineare e aggraziato. E lo fa evitando eventuali ostacoli. Dunque queste traiettorie a scatto ridotto nello spazio piatto vengono adattate a questo complicato spazio 12-dimensionale, che il robot deve analizzare e poi eseguire.

Lasciate che vi mostri alcuni esempi di questo tipo di traiettoria. Nel primo video vediamo il robot che va da A a B passando per un punto intermedio. Ovviamente il robot riesce a eseguire qualsiasi traiettoria curva. Queste sono traiettorie circolari che imprimono accelerazioni di due G. Le microcamere di bordo dicono al robot dove si trova, 100 volte al secondo. E gli indicano la posizione degli ostacoli. Ostacoli che possono muoversi. Qui si vede Daniel mentre lancia un cerchio in aria, e il robot che calcola la posizione del cerchio per scegliere il momento adatto per attraversarlo. Come accademici siamo abituati a fare salti mortali per raccogliere fondi per i nostri esperimenti, ma qui lo facciamo fare ai robot.

(Applausi)

Un'altra cosa che i robot possono fare è memorizzare segmenti di traiettoria pre-programmati o che apprendono da sé. Qui vedete il robot che combina un movimento per prendere velocità, e poi modifica assetto e torna in posizione normale. E' obbligato a farlo perché l'apertura attraverso cui deve passare è di poco più larga del robot. E alla stregua di un tuffatore sul trampolino, che salta per prendere lo slancio sufficiente per eseguire piroetta e doppia capriola, per poi rimettersi in assetto con grazia, anche il robot esegue le sue evoluzioni. Dunque sa combinare piccoli segmenti di traiettoria per eseguire dei compiti alquanto complessi.

Ma passiamo ad altro. Uno degli svantaggi di questi piccoli robot è la loro dimensione. Vi dicevo poc'anzi che sarebbe possibile utilizzare svariati robottini per superare i limiti imposti dalle dimensioni. Ma una delle difficoltà è come coordinare il loro movimento in gruppo. E così abbiamo guardato alla natura. Vorrei mostrarvi un video sulle formiche del deserto, le aphaenogaster, nel laboratorio del Prof.Stephen Pratt, mentre trasportano un oggetto. E' un pezzetto di fico. Basta che qualsiasi oggetto sia ricoperto di succo di fico perché le formiche se lo portino nel loro nido. Queste formiche non hanno un coordinamento centrale. Si basano sulle loro vicine. Nessuna comunicazione esplicita. Ma dato che si relazionano alle vicine e che sono in contatto con l'oggetto, esiste nel gruppo una coordinazione implicita.

Ed è proprio il tipo di coordinazione che serve ai nostri robot. Quindi quando un robot è circondato da altri robot - prendiamo i robot I e J - quello che vogliamo che facciano è monitorare la distanza reciproca mentre volano in formazione. E poi vorrete accertarvi che la distanza rientri in limiti accettabili. Dunque i robot monitorano questo errore e ricalcolano i comandi di controllo 100 volte al secondo, il che si traduce in 600 volte al secondo per i comandi dei motori. E anche questo deve poter essere fatto in maniera decentralizzata. Di nuovo, se fate volare grandi quantità di robot, è impossibile coordinare centralmente tutte le informazioni abbastanza rapidamente da far loro portare a termine il lavoro. Inoltre i robot devono basare le loro azioni solo su informazioni locali, su ciò che percepiscono dai loro vicini. Ed infine vogliamo che i robot siano agnostici nei confronti dei loro vicini. E' ciò che chiamiamo anonimato.

Ora vi mostrerò un video di 20 piccoli robot che volano in formazione. Controllano la posizione dei loro vicini. Si mantengono in formazione. Le formazioni possono cambiare. Possono essere disposte su un piano orizzontale o tridimensionale. Come potete vedere cambiano formazione, da una tridimensionale ad una orizzontale. E per volare attraverso gli ostacoli riescono rapidamente ad adattare la formazione. E volano a distanza veramente ravvicinata. Come vedete in questo volo a forma di 8, volano a pochi centimetri uno dall'altro. E malgrado le interazioni aerodinamiche delle loro pale, il volo resta stabile.

(Applausi)

E se riescono a volare in formazione saranno anche in grado di sollevare degli oggetti, tutti insieme. Vuol dire che potremo aumentare di due, tre, quattro volte la forza dei robot semplicemente facendoli lavorare insieme ai loro vicini. Uno degli svantaggi è che, con l'aumentare delle dimensioni degli oggetti - e dunque con tantissimi robot che trasportano la stessa cosa - essenzialmente aumenta l'inerzia, e quindi il prezzo da pagare è una minore agilità. Ma si guadagna in termini di capacità di carico.

Vi mostro un'altra applicazione - ancora nel nostro laboratorio. E' il lavoro di ricerca di un neolaureato, Quentin Lindsey. Attraverso il suo algoritmo chiede ai robot di costruire in modo autonomo delle strutture cubiche usando elementi sfusi. Dunque l'algoritmo indica al robot l'elemento da prelevare, quando e dove posizionarlo. In questo video, velocizzato di 10-14 volte, vedete tre strutture differenti che vengono costruite dai robot. E fanno tutto da soli, l'unica cosa che fa Quentin è dar loro una piantina del disegno della costruzione.

Tutti gli esperimenti che avete visto finora, tutte queste dimostrazioni, sono stati realizzati usando sistemi di motion capture. Ma che succede quando uscite dal laboratorio e andate nel mondo reale? E se non avete un GPS? Questo robot dispone di una videocamera e di un cercatore laser H, uno scansionatore laser. Usa questi sensori per creare una mappa dell'ambiente circostante. Nella mappa sono rappresentate porte, finestre, persone, mobilio, e il robot riesce a calcolare la propria posizione rispetto a questi oggetti. Quindi non c'è alcun sistema globale di coordinate. Questo sistema viene definito dallo stesso robot, dalla sua ubicazione e da ciò che vede. E naviga in base a questi parametri.

Ora vi mostrerò un video degli algoritmi sviluppati da Frank Shen e dal Prof. Nathan Michael, in cui un robot entra per la prima volta in un edificio e ne ricrea la mappa mentre si sposta. Quindi il robot analizza le caratteristiche dell'ambiente. Ne realizza una mappa. Calcola la sua posizione rispetto agli oggetti e ricalcola la propria posizione 100 volte al secondo, permettendoci di usare gli algoritmi di controllo che vi descrivevo prima. Dunque questo robot viene di fatto comandato in remoto da Frank. Ma il robot è in grado di capire da solo dove deve andare. Immaginate che debba inviare il robot in un edificio di cui non conosco assolutamente alcuna caratteristica, posso chiedere al robot di entrare, crearne una mappa e tornare da me e dirmi com'è fatto l'edificio. Qui il robot non si limita a risolvere il problema dello spostamento da A a B su questa mappa, ma ricalcola continuamente dove si trovi il miglior punto B. Essenzialmente sa dove andare per cercare i luoghi di cui possiede meno informazioni. Ed è così che arricchisce la sua mappa.

Vi farò vedere un'ultima applicazione. Questa tecnologia ha svariate applicazioni. Noi professori siamo appassionati di sistemi educativi. Dei robot così possono realmente cambiare il metodo educativo scolastico. Ma ci troviamo nella California Meridionale, nei pressi di Los Angeles, dunque devo concludere con qualcosa di divertente. Vi mostrerò un video musicale. Ecco coloro che l'hanno realizzato, Alex e Daniel.

(Applausi)

Ma prima vi voglio dire che l'hanno prodotto in soli tre giorni, dopo aver ricevuto una chiamata da Chris. E i robot che vedrete sono del tutto autonomi. Vedrete nove robot che suonano sei diversi strumenti. Ovviamente l'hanno preparato in esclusiva per TED 2012. Vediamo.

(Musica)

(Applausi)

Trovi tutti i link ai post "TED Talks" già pubblicati qui sotto :

Elizabeth Gilbert sul genio

Il Cervello in tempo reale: C.deCharms

Al Gore sulle recenti modificazioni climatiche

Matthieu Ricard e l'abitudine alla felicità

Hans Rosling: I dati cambiano la Mentalità

Rebecca Saxe: Come si forma il giudizio morale

Jill Bolte Taylor: Racconto di un Ictus in diretta

Pranav Mistry: Nuove Tecnologie Sesto-Senso

Ramachandran: I Neuroni plasmano la Civiltà

10° Hans Rosling: Ascesa Asiatica come e quando

11° Rob Hopkins: Verso un Mondo senza Petrolio

12° Jamie Oliver: Educazione al Cibo per i Bambini

13° Bertrand Piccard: Avventura a Energia Solare

14° Dan Barber: Mi sono innamorato di un pesce

15° Aimee Mullins: L'opportunità delle avversità

16° Dan Buettner: Come vivere fino a 100 anni

17° Eric Topol: Il futuro senza fili della Medicina

18° James Randi demolisce le Frodi Paranormali

19° Richard Sears: Pianificare la fine del petrolio

20° Si può "affamare" il cancro con la dieta ?

21° Helen Fisher: Perché amiamo e tradiamo

22° Tan Le: Cuffia per leggere le onde cerebrali

23° J.Assange: Il mondo ha bisogno di Wikileaks

24° Hans Rosling: Cresce la popolazione globale

25° Derek Sivers: Tenetevi per voi i vostri obiettivi

26° C. Anderson: I Video stimolano l'Innovazione

27° Stefano Mancuso: L'intelligenza delle piante

28° Steven Johnson: Da dove provengono le Idee

29° Brian Skerry: Splendore e Orrore degli Oceani

30° Kristina Gjerde: Leggi Acque Internazionali

31° Marcel Dicke: Mangiare insetti: perché no ?

32° Amber Case: Siamo diventati tutti dei Cyborg

33° Hanna Rosin: I dati sull'ascesa delle Donne

34° N. Hertz: Quando non dare ascolto agli esperti

35° Patricia Kuhl: il Genio linguistico dei Bambini

36° Hans Rosling: Lavatrice magica e rivoluzione

37° Cynthia Breazeal: Arrivano i Personal Robot

38° M.Jakubowski progetta Macchine open source

39° H.Fineberg: Siamo pronti per la Neo-evoluzione?

40° Eli Pariser: Attenti alle " Gabbie di Filtri " in rete

41° Stephen Wolfram: Calcolare la teoria del tutto

42° Hong: Automobili per conducenti non vedenti

43° Alice Dreger: Il destino è scritto nell'anatomia

44° D.Kraft: Il futuro della Medicina é nelle App

45° C.Seaman: Fantastiche Foto dei Ghiacci Polari

46° Dave deBronkart: Vi presento l'e-Patient Dave

47° Fischer: Un Robot che vola come un Uccello

48° Julian Treasure: 5 modi per ascoltare meglio

49° M.Pagel: Le Lingue hanno cambiato l'Umanità

50° Huang: La democrazia soffoca la crescita economica ?

51° Bruce Schneier: Il miraggio della Sicurezza

52° Resnick: Benvenuti alla rivoluzione genomica

53° Pamela Meyer: Come smascherare i bugiardi

54° Anna Mracek: Un aereoplano che puoi guidare

55° Christoph McDougall: Siamo nati per correre ?

56° Yves Rossy: In volo con Jetman

57° Daniel Wolpert: La vera ragione del Cervello

58° Plait: Come proteggere la Terra dagli asteroidi

59° Y.Medan: Chirurgia a Ultrasuoni senza Bisturi

60° Britta Riley: Un Orto nel mio Appartamento

61° Antonio Damasio: Comprendere la Coscienza

62° Clay Shirky: Perché SOPA è una cattiva Idea

63° Mikko Hypponen: 3 tipi di Attacchi Informatici

64° Peter van Uhm: Perché ho scelto un fucile

65° Shawn Achor: Il segreto per lavorare meglio

66° Kevin Allocca: Perché i Video diventano Virali

67° Vijay Kumar: Robot che Volano e Cooperano


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15.03.12

  da Alex   , 651 parole  
Categorie: Servizi, Programmi, Video

Android App: TED - Video diffondere Idee e Conoscenze

Android App: TED - Video diffondere Idee e Conoscenze

Android App: TED - Video diffondere Idee e Conoscenze

TED Air é la App che non deve assolutamente mancare sul tuo smartphone, un "MUST-HAVE" per un chi ama la conoscenza a 360° offerta dal palcoscenico internazionale di TED, dove i piú brillanti pensatori, inventori, artisti, tecnologi e scienziati al mondo, espongono in qualche decina di minuti le loro vite, idee, progetti e ricerche.

TED é iniziato nel 1984 come un programma di conferenze annuali su Tecnologia, Spettacolo e Design, ed é poi evoluto ampliando i settori di interesse, creando un sito Web dove puoi visionare gratuitamente oltre 1100 presentazioni video di grandi personaggi del nostro tempo che con le loro idee, progetti e avventure modificheranno le nostre attitudini e esistenze, e probabilmente anche il mondo in cui viviamo.

I temi trattati sono innumerevoli, tutti di grande attualità, tra questi Tecnologia, Scienza, Arte, Cultura, Design, etc. guarda un esempio di una presentazione: TED Talks - Kevin Allocca: Perché i Video diventano Virali

Moltissime presentazioni sono già state tradotte in oltre 80 lingue e la App TED Air é stata creata per aiutare a diffondere e condividere i contenuti TED in tutto il mondo, puoi trovare rapidamente tutte le presentazioni TED attraverso un veloce motore di ricerca e visualizzare i sottotitoli in oltre 80 lingue.

Tutte le caratteristiche di TED Air :

1. Funzionalità di ricerca rapida

2. Trova discorsi per Tema, Tag o Categoria

3. Sottotitoli in oltre 80 lingue con auto-traduzione

4. Può essere utilizzato anche per studiare una lingua straniera attraverso la sincronizzazione accurata dei sottotitoli

5. Se si trova e si condivide una particolare idea, vale la pena di diffonderla inviandola agli amici con un solo clic

6. Risparmi sulle tariffe dati scaricando i video direttamente sul tuo dispositivo, o in alternativa utilizzi un segnalibro in TED Air

Sempre riguardo Android, leggi anche tutti i post precedenti :

Assistente Elettronico per Hobbisti FaiDaTe

Gestione Archivi con SanDisk Memory Zone

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Guarda in streaming 400+ Film in Italiano

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Player per usarle su PC Windows XP/Vista/7

Controlla il Telefono / Tablet dal Browser PC

Con MobileVOIP Telefoni gratis via Internet

Fonometro - misura Rumore e livello Suoni

Ricevi e Invia SMS dal Cellulare via Browser

Segnalatore di AUTOVELOX Fissi e Mobili

Traduzioni conversazioni a voce in 14 lingue

Leggi / ascolta "The Economist" sul telefono

Parla al cellulare per eseguire Azioni Vocali

SuperComputer portatile con Wolfram Alpha

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Leggi online The Complete Android Guide

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Tags: android, app, ted

14.03.12

  da Alex   , 282 parole  
Categorie: Ricerca, Salute e Medicina

Ingannare il Cervello con Allucinazioni Visive e Sensoriali

Ingannare il Cervello con Allucinazioni Visive e Sensoriali

Aggiornamento post 13.01.09

La mente umana non è uno specchio o un semplice osservatore passivo della realtà, molto di ciò che pensiamo essere reale, in realtà proviene dal cervello, ed è un sottoprodotto di processi cerebrali delle sensazioni visive e sensoriali.

Negli ultimi anni gli scienziati hanno creato una serie di semplici trucchi per stimolare artificialmente i nostri sensi, in modo tale che si finisca per percepire qualcosa che sappiamo non essere vero, vere e proprie allucinazioni, che non sono nient'altro che false percezioni in assenza di stimoli esterni reali.

Il quotidiano Boston Globe presenta 5 semplici trucchi per ingannare il cervello con allucinazioni visive e sensoriali, tra questi anche il noto esperimento di Ganzfeld, una tecnica utilizzata nel campo della parapsicologia nella ricerca di percezioni extrasensoriali o ESP ( acronimo dell'espressione inglese Extra-sensory perception ).

Ingannare il Cervello con Allucinazioni Visive e Sensoriali



Si tratta di qualsiasi ipotetica percezione che non possa essere attribuita ai cinque sensi, il cui sinonimo diffuso a livello popolare è spesso definito come "sesto senso", questo termine sottintende la ipotetica esistenza di canali di informazione estranei e sconosciuti alla scienza e, infatti, gran parte degli studi al riguardo si muovono al di fuori del metodo scientifico.

Sempre con relazione all'ottimo Boston Globe, leggi anche il post precedente "Foto Blog racconta l'attualità con Immagini Sorprendenti".

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13.03.12

  da Alex   , 666 parole  
Categorie: Sicurezza, Risorse, Libri

[¯|¯] Ebook: Manuale Autodifesa Facebook + Twitter 2012

[¯|¯] Ebook: Manuale Autodifesa Facebook + Twitter 2012

Social network - manuale di autodifesa
(clicca per scaricare)

Autore: Paolo Attivissimo
Lingua: Italiano
Pagine: 63
Download: Formato PDF Qui
Note: Questo Ebook è gratuito sotto licenza Creative Commons

Paolo Attivissimo ha da poco pubblicato online una interessante miniguida dal titolo " Social network - manuale di autodifesa " sull'uso prudente di Facebook e Twitter, l'ebook in formato PDF é liberamente scaricabile e distribuibile sotto licenza Creative Commons.

Estratto :

Parlare di autodifesa dai social network, come se si trattasse di un nemico
o di un aggressore, può sembrare eccessivo. Ma i fatti parlano molto
chiaro :

# I giornali segnalano spesso equivoci, liti e imbarazzi scaturiti da
conversazioni o immagini private caricate sui social network e poi
trafugate e rese pubbliche.

# Fra i giovanissimi, e anche fra gli adulti, è di moda scambiarsi
foto molto intime attraverso i social network, pensando (erroneamente)
che le garanzie di privacy di questi servizi siano credibili.

# I datori di lavoro hanno sempre più spesso l'abitudine di valutare
i candidati tramite i social network, in base a quello che gli
aspiranti lavoratori vi scrivono e vi pubblicano.

# Attraverso i social network, i già assunti criticano l'azienda, rivelano
dettagli riservati o si fanno cogliere a simulare malattie e così
si trovano licenziati a causa dei social network, perché non si
rendono conto di essere letti anche dai colleghi, dal datore di lavoro
o dalla concorrenza.

# Gli avvocati divorzisti usano la cronologia delle attività sui social
network del coniuge avversario per ricostruirne amicizie, legami e
spostamenti sospetti: è quasi un pedinamento digitale.

# Nei social network, come nella vita, ci sono anche i molestatori e
i predatori sessuali, ma in questo ambiente sono più spavaldi e
invadenti, perché sanno (o credono) di essere anonimi e impossibili
da rintracciare.

# Si creano anche nuove forme di bullismo (il cosiddetto cyberbullismo),
come le videorisse, vale a dire scontri organizzati e pianificati
per riprenderli con i telefonini e poi pubblicarli sui social
network, o il trolling (provocazione a distanza per il puro gusto di
rovinare i rapporti sociali di una vittima o farla arrabbiare).

# Con poche eccezioni, non siamo abituati a scrivere in pubblico,
come avviene spesso nei social network, e non ci rendiamo conto
di chi ci sta leggendo o ci potrebbe leggere, dal partner all'ex
partner al datore di lavoro al molestatore al pedofilo. Non siamo
mentalmente avvezzi a soppesare tutto quello che scriviamo
pensando a tutte le persone possibili che potrebbero sfogliare i
nostri scritti pubblici su Facebook... continua a leggere qui

Come acquistare Libri a prezzi Scontati e consegna Gratis

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Sempre riguardo gli [¯|¯] Ebook, leggi anche tutti i post precedenti :

Corso di Compostaggio Domestico in Città

Una sfida al Polo - Emilio Salgari

La Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene

Telescopi Spaziali Hubble & Webb [ NASA ]

La Scotennatrice - Far West #2 - Emilio Salgari

Jolanda, la figlia del Corsaro Nero - E. Salgari

Manuale segreto NSA - Strategie Ricerca Web

Peter Pan nei giardini di Kensington - J. Barrie

ALTAI - Wu Ming ( collettivo di scrittori )

Leggende delle Alpi - Maria Savi Lopez

Sulle frontiere del Far West - Emilio Salgari

30 Years Space Shuttle Program + App iPad

" Il Giglio Rosso " - Anatole France

Il Giornalista Hacker - Giovanni Ziccardi

Malombra - Antonio Fogazzaro

Attraverso l'Atlantico in pallone - E. Salgari

"Windows 8 For Dummies" Free DELL Pocket

" La Terra come Arte " + App iPad [ NASA ]

Aforismi, novelle, profezie - Leonardo da Vinci

" Amore e Ginnastica " di Edmondo De Amicis

" Dalla Terra alla Luna " di Jules Verne

Sostenibilita Globale, Umanita e Ambiente

Manuale di Buonsenso in Rete - edizione 2012

Manuale Autodifesa Facebook + Twitter 2012

Ventimila leghe sotto i mari " ( Jules Verne )

" L'amore di Loredana " ( Luciano Zùccoli )

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