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TED Talks - Stefano Mancuso: L'Intelligenza delle Piante

25.01.17

  da Alex   , 2600 parole  
Categorie: Servizi, Video, Ricerca

TED Talks - Stefano Mancuso: L'Intelligenza delle Piante

TED Talks - Stefano Mancuso: L'intelligenza delle piante

TED Talks - Stefano Mancuso: L'intelligenza delle piante

Aggiornamento post 17.10.10

In questa interessantissima video-presentazione ( assolutamente da vedere ) tenuta al TED, lo studioso e ricercatore italiano di Botanica e Neurobiologia Stefano Mancuso ci spiega come le piante si comportano in maniera curiosamente intelligente.

Dal suo laboratorio LINV vicino a Firenze, Mancuso e il suo team studia come le piante comunicano, o "segnalano" tra di loro, utilizzando un complesso sistema di analisi dati per trovare sostanze nutritive, diffondere le loro specie e anche difendersi dai predatori.

Le ricerche mirano a modificare la nostra considerazione delle piante, dagli organismi piú semplici alle complesse strutture ecologiche e comunità in grado di raccogliere, elaborare e, cosa più incredibile, condividere informazioni importanti, potendo affermare con prove inconfutabili che le piante possiedono una forma propria di intelligenza.

TED Talks - Stefano Mancuso: L'intelligenza delle piante
( con sottotitoli in Italiano)



Trascrizione integrale del testo
A volte sfoglio le pagine di una vecchia rivista, dove ho trovato un 'aguzzate la vista' che riguarda la storia dell'Arca. E l'artista che ha disegnato queste illustrazioni ha introdotto alcuni errori, delle inesattezze. Ci sono all'incirca 12 errori. Alcuni sono facili da trovare. Ci sono un imbuto, parte di un'antenna, una lampada e una chiave da orologio sull'arca. Alcuni errori riguardano il numero degli animali. Ma c'è un errore fondamentale nel contesto generale della storia dell'Arca che qui non è riportato. Il problema è: dove sono le piante? Abbiamo Dio, che sta per sommergere la Terra in modo definitivo, o almeno per un lungo periodo, e nessuno si interessa delle piante. Noè si è dovuto prendere cura di ogni tipo di uccello, di ogni tipo di animale, di ogni creatura che si muove, ma non si fa alcuna menzione delle piante. Perché? In un'altra parte della stessa storia, tutte le creature viventi sono solo le creature viventi che sono uscite dall'Arca, quindi uccelli, bestiame, e animali bianchi. Le piante non sono creature viventi. E' questo il punto. Questo è un punto che non proviene dalla Bibbia, ma è qualcosa che da sempre accompagna l'umanità.

o questo bellissimo codice che proviene da un testo rinascimentale. Vi troviamo la descrizione dell'ordine della natura. E' una bella descrizione perché comincia da sinistra - ci sono le pietre - subito dopo le pietre, le piante che sono solo in grado di vivere. Ci sono gli animali, che vivono e sono dotati di sensi, e, in cima alla piramide, c'è l'uomo. Questo non è l'uomo comune. E' l'Homo Studiosus - l'uomo che studia. Confortante, per uno come me, un professore, ritrovarsi in cima alla piramide della creazione. Ma è del tutto sbagliato. Voi conoscete bene i professori. Ma è sbagliato anche nei confronti delle piante, perché le piante non sopravvivono semplicemente; le piante sono dotate di sensi. Possiedono una capacità percettiva molto più sofisticata degli animali. Solo per farvi un esempio, ogni singolo apice di una radice è in grado di percepire e monitorare simultaneamente e continuamente almeno 15 differenti parametri chimici e fisici. E riescono a mostrare e rivelare un comportamento talmente bello e complesso che possiamo solo definire 'intelligente'. Bene, ma è qualcosa - questo sottovalutare le piante, è qualcosa che è innato in noi.

Guardiamo questo breve filmato con David Attenborough. David Attenborough è un grande amante delle piante. Ha prodotto alcuni dei più bei filmati sul comportamento delle piante. Ora, quando parla delle piante, tutto ciò che dice è corretto. Quando parla degli animali, tende a rimuovere il fatto che le piante esistono. La balenottera azzurra, la più grande creatura vivente del pianeta. Questo è errato, completamente sbagliato. La balenottera azzurra è microscopica se paragonata alla vera più grande creatura vivente che esiste sul nostro pianeta, vale a dire, questo splendido spettacolare Sequoiadendron giganteum. (Applausi) E questo è un organismo vivente con una massa di almeno 2000 tonnellate. Ora, la storia che le piante siano organismi di basso livello fu formalizzata secoli fa da Aristotele che, nel De Anima - un testo davvero determinante per la civiltà occidentale - scrisse che le piante si trovano sul confine tra il vivere e il non vivere. Possiedono solo un'anima di basso livello, detta anima vegetativa, in quanto sono prive di movimento e quindi non hanno bisogno dei sensi. Vediamo.

Bene. Alcuni dei movimenti delle piante sono molto noti Questo è un movimento molto rapido. Si tratta della Dionea, la Venere Carnivora, che cattura una lumaca. Peccato per la lumaca. Ed è una cosa che è stata rifiutata per secoli nonostante l'evidenza. Non si poteva dire che le piante erano in grado di mangiare un animale, perché ciò andava contro l'ordine naturale. Ma le piante sono anche in grado di mostrare molti movimenti. Alcuni sono ben noti, come lo sbocciare dei fiori. si tratta solo di usare alcune tecniche come la velocizzazione dei fotogrammi. Alcuni movimenti sono molto più sofisticati. Osservate questo giovane fagiolo che ogni volta si muove per incamerare la luce. Ed è davvero aggraziato. Sembra la danza di un angelo. Sanno anche giocare. Stanno realmente giocando. Questi sono giovani girasole, e ciò che stanno facendo non si può descrivere in altro modo se non come 'gioco'. Si stanno preparando, come fanno molti cuccioli di animale, alla vita adulta, dove dovranno seguire il sole per tutto il giorno. Sono in grado di reagire alla gravità, ovviamente, quindi i germogli crescono contro il vettore della gravità e le radici verso il vettore della gravità. Ma sono anche in grado dormire. Questa è una Mimosa Pudica. Durante la notte, loro ripiegano le foglie per ridurre il movimento e di giorno vediamo le foglie che si riaprono - abbiamo molto più movimento. E' molto interessante perché questo meccanismo del sonno è perfettamente conservato. E' il medesimo nelle piante, negli insetti e negli animali. Quindi, se si deve studiare un problema del sonno, è più facile studiarlo nelle piante, per esempio, che negli animali, ed è molto più semplice anche eticamente. E' un tipo di sperimentazione vegetariana.

Le piante sono anche in grado di comunicare. Sono comunicatrici straordinarie. Comunicano con le altre piante. Sanno distinguere i propri simili. Comunicano con le piante e con altre specie, e comunicano con gli animali producendo sostanze chimiche volatili, per esempio durante l'impollinazione. Ora, l'impollinazione è una cosa molto seria per le piante, perché trasferiscono il polline da un fiore all'altro, ma loro non possono trasferirsi da un fiore all'altro. E quindi ci vuole un vettore, e questo vettore, è comunemente un animale. Molti insetti sono utilizzati dalle piante come vettori per il trasporto del polline, ma non solo gli insetti: anche uccelli, rettili e mammiferi come i pipistrelli sono comunemente addetti al trasporto del polline. E' una questione molto seria. Abbiamo le piante che offrono, agli animali, una sostanza dolce - molto energetica - in cambio del trasporto del polline. Ma ci sono piante che manipolano gli animali, è il caso delle orchidee, che promettono sesso e nettare ma non danno nulla in cambio del trasporto del loro polline.

Ora, c'è un grosso problema alle spalle di questi comportamenti che abbiamo osservato. Come è possibile fare tutto ciò senza un cervello? Dobbiamo aspettare fino al 1880, anno in cui questo grand'uomo, Charles Darwin, pubblica un libro sorprendente, straordinario, che dà inizio a una rivoluzione. Si intitola: "Il potere del movimento nelle piante". Nessuno poteva parlare di movimento nelle piante prima di Charles Darwin. Nel suo libro, assistito dal figlio, Francis - il primo professore al mondo di fisiologia delle piante, a Cambridge - si presero in considerazione, uno ad uno, tutti i movimenti per 500 pagine. e nell'ultimo paragrafo del libro, come fosse una nota stilistica, perché normalmente Charles Darwin, nell'ultimo paragrafo del testo conservava il messaggio più importante, egli scrisse: non è un'esagerazione dire che l'apice della radichetta agisce come il cervello di uno degli animali inferiori". Questa non è una metafora. Darwin scrisse alcune lettere molto interessanti all'amico J.D. Hooker, a quel tempo Presidente della Royal Society, quindi la massima autorità scientifica in Inghilterra, e gli parlò del cervello delle piante.

Questo è l'apice di una radice che cresce contro un pendio. Questo tipo di movimento è riconoscibile, è lo stesso che i vermi, i serpenti, e tutti gli animali che si spostano sul terreno senza l'uso di zampe mettono in mostra. E non è un movimento facile, perché per ottenere questo movimento è necessario muovere diverse zone della radice e sincronizzare queste diverse zone senza essere dotati di un cervello. Quindi noi abbiamo studiato l'apice della radice e abbiamo trovato una regione specifica, che si trova qui, in blu - chiamiamola zona di transizione. E questa regione è minuscola, meno di un millimetro. E in questa piccola regione troviamo il maggior consumo di ossigeno nelle piante e, più importante, qui rileviamo questo genere di segnali. I segnali che vedete qui indicano il potenziale di azione, e sono gli stessi segnali che i neuroni del mio, del vostro cervello, utilizzano per scambiare informazioni. Ora, noi sappiamo che l'apice di una radice possiede solo poche centinaia di cellule che mostrano questa caratteristica, ma sappiamo quanto è grande l'apice della radice di una piccola pianta, per esempio la segale. Abbiamo quasi 14 milioni di radici. Abbiamo quasi 11 milioni e mezzo di apice radicale e una lunghezza complessiva di 600 e più km e una vasta area di superficie.

Ora immaginiamo che ogni singolo apice radicale lavori in collaborazione con tutti gli altri. Qui sulla sinistra abbiamo l'internet e sulla destra l'apparato radicale. Funzionano allo stesso modo. Sono una rete di piccoli elaboratori che lavorano in collaborazione. E perché sono tanto simili? Perché si sono evoluti per la medesima ragione: sopravvivere ai predatori. Funzionano nello stesso modo. Quindi possiamo rimuovere il 90% dell'apparato radicale e le piante continuano a funzionare. Possiamo rimuovere il 90% dell'internet, e continua a funzionare. Allora il mio consiglio per coloro che lavorano con la rete è: le piante sono in grado di darvi buoni consigli su come si possano evolvere i network.

Un'altra possibilità la offorno sul piano tecnologico. Immaginiamo di poter costruire dei robot, robot ispirati dalle piante. Finora, l'uomo si è ispirato solo ad altri uomini o agli animali per produrre i robot. Abbiamo l'animaloide, il comune robot ispirato agli animali, l'insettoide e così via. Abbiamo gli androidi, che si ispirano all'uomo. E perché non abbiamo nessun plantoide? Bene, se vogliamo volare, è giusto osservare gli uccelli, ispirarsi agli uccelli. Ma se vogliamo esplorare i terreni, o se vogliamo colonizzare nuovi territori, la miglior cosa è lasciarsi ispirare dalle piante, che sono i maestri in questo campo. Abbiamo un'altra possibilità. Nel nostro laboratorio stiamo lavorando sulla costruzione di ibridi. E' molto più facile creare degli ibridi. Per ibrido intendiamo qualcosa che è per metà vivo e per metà macchina. E' molto più facile lavorare con le piante che con gli animali. Hanno capacità elaborative. Mandano segnali elettrici. Il legame con una macchina è molto più semplice, e anche molto più eticamente accettabile. E queste sono tre possibilità alle quali stiamo lavorando per costruire degli ibridi derivati dalle alghe o dalle foglie e, infine, dalla parte più forte della pianta, dalle radici.

Bene, vi ringrazio per l'attenzione. E prima di concludere vorrei assicurare tutti voi che nessuna lumaca ha sofferto nella preparazione di questa presentazione. Grazie.

(Applausi)

Trovi tutti i link ai post "TED Talks" già pubblicati qui sotto :

Elizabeth Gilbert sul genio

Il Cervello in tempo reale: C.deCharms

Al Gore sulle recenti modificazioni climatiche

Matthieu Ricard e l'abitudine alla felicità

Hans Rosling: I dati cambiano la Mentalità

Rebecca Saxe: Come si forma il giudizio morale

Jill Bolte Taylor: Racconto di un Ictus in diretta

Pranav Mistry: Nuove Tecnologie Sesto-Senso

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10° Hans Rosling: Ascesa Asiatica come e quando

11° Rob Hopkins: Verso un Mondo senza Petrolio

12° Jamie Oliver: Educazione al Cibo per i Bambini

13° Bertrand Piccard: Avventura a Energia Solare

14° Dan Barber: Mi sono innamorato di un pesce

15° Aimee Mullins: L'opportunità delle avversità

16° Dan Buettner: Come vivere fino a 100 anni

17° Eric Topol: Il futuro senza fili della Medicina

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2 commenti

Commento from: Christian [Visitatore]
Christian

Non riesco a condividerlo su facebook… Aiutooo!

26.10.10 @ 18:11
Commento from: luca germena [Visitatore]
luca germena

carissimo dott. Mancuso solo ora sono venuto a conoscenza del suo grande pensiero e lavoro ,dopo aver incontrato il prof. Giorgio Celli a Torino . Avrei molto da chiederLe,ma per ora la inviterei a visitare il mio sito,poi se Lei lo riterrà opportuno sarà un grande onore interloquire con lei

05.04.11 @ 17:32


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