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TED Talks - D.Koller: Imparare dall'Istruzione Web Online

25.09.12

  da Alex   , 3990 parole  
Categorie: Servizi, Strumenti, Video, Ricerca

TED Talks - D.Koller: Imparare dall'Istruzione Web Online

TED Talks - D.Koller: Imparare dall'Istruzione Web Online

TED Talks - D.Koller: Imparare dall'Istruzione Web Online


L'istruzione sta cambiando profondamente e si sta spostando online, modificando e rivoluzionando consolidati metodi di apprendimento, rendendo il sapere disponibile a tutti gratuitamente.

In questa interessante video-presentazione tenuta al recente TED 2012, Daphne Koller, docente all'università di Stanford, illustra come sta convincendo le grandi università a mettere online gratuitamente i loro corsi più interessanti sul portale COURSERA, non solo come servizio, ma come modo di fare ricerca sull'apprendimento delle persone.

Ogni tasto premuto, ogni quiz di comprensione, i forum di discussione tra compagni e l'autovalutazione dei compiti costituiscono una quantità di dati senza precedenti su come viene elaborata la conoscenza e, soprattutto, su come viene assimilata.

Leggi altri post pubblicati riguardo l'Istruzione Web Online.

TED Talks - Daphne Koller: Cosa stiamo imparando dall'istruzione online
( con sottotitoli in Italiano )

Trascrizione integrale del testo
Come molti di voi, sono tra i fortunati. Sono nata in una famiglia dove l'istruzione era onnipresente. Sono la terza generazione a conseguire un dottorato, figlia di due accademici. Da piccola, giocavo nel laboratorio universitario di mio padre. Era scontato che avrei frequentato le migliori università, che a loro volta hanno aperto le porte a un mondo di opportunità.

però, la maggior parte delle persone nel mondo non è così fortunata. In alcune parti del mondo, per esempio in Sudafrica, l'istruzione non è facilmente accessibile. In Sudafrica, il sistema educativo è stato costruito nel periodo dell'apartheid per una minoranza bianca. Di conseguenza, oggi non ci sono centri sufficienti ad accogliere tutti quelli che vogliono e meritano un'istruzione di alta qualità. Questa mancanza ha portato ad una crisi a gennaio di quest'anno all'Università di Johannesburg. C'erano alcuni posti disponibili nel processo standard di ammissione, e la sera precedente l'apertura delle registrazioni, migliaia di persone hanno creato una fila di 1 km e mezzo fuori dai cancelli nella speranza di essere i primi ad ottenere uno di quei posti. Quando si sono aperti i cancelli c'è stato il panico, 20 persone sono rimaste ferite e una donna è morta. Era una madre che ha sacrificato la sua vita cercando di dare a suo figlio l'opportunità di una vita migliore.

Ma anche in parti del mondo come gli Stati Uniti dove l'istruzione è disponibile, può non essere alla portata di tutti. Si è discusso molto negli ultimi anni dell'aumento dei costi dell'assistenza sanitaria. Quello che potrebbe non essere ovvio per tutti è che nello stesso periodo il costo dell'istruzione superiore è continuato ad aumentare a ritmi vertiginosi, per un totale di 559% dal 1985. Questo rende l'istruzione superiore inaccessibile per molte persone.

Infine, anche per chi riesce ad avere un'istruzione superiore le porte delle opportunità potrebbero non aprirsi. Negli Stati Uniti, solo poco più della metà dei neolaureati con un'istruzione superiore lavora effettivamente in posizioni che richiedono quel grado di istruzione. Questo, ovviamente, non vale per quegli studenti che si diplomano nelle migliori università, ma per molti altri, il tempo e gli sforzi impiegati non vengono valorizzati.

Tom Friedman, nel suo recente articolo sul New York Times ha colto come nessun altro, lo spirito alla base dei nostri sforzi. Ha detto che la grande svolta avviene quando ciò che diventa improvvisamente possibile incontra ciò che è disperatamente necessario. Vi ho detto quello che è disperatamente necessario. Parliamo di quello che improvvisamente è diventato possibile.

Mi riferisco all'esempio di tre grandi corsi di Stanford, ognuno dei quali ha avuto più di 100 000 persone iscritte. Ma vediamo uno di questi corsi, l'Apprendimento Automatico proposto dal mio collega e cofondatore Andrew Ng. Andrew insegna in uno dei corsi più seguiti di Stanford. È un corso sull'apprendimento automatico, e ha 400 persone iscritte ogni volta che viene proposto. Quando Andrew ha tenuto quel corso per un pubblico non specializzato, ha avuto 100 000 iscritti. Per mettere quel numero in prospettiva, per far sì che Andrew raggiunga quei 100 000 iscritti insegnando però a Stanford, ci vorrebbero 250 anni. Certo, si annoierebbe molto.

Quindi, in base a queste considerazioni Andrew ed io abbiamo deciso che dovevamo veramente allargare questa cosa, per portare la migliore istruzione a più persone possibili. Quindi abbiamo creato Coursera, il cui obiettivo è portare i migliori corsi dei migliori insegnanti dalle migliori università e renderli accessibili a tutti nel mondo, gratuitamente. Oggi abbiamo 43 corsi sulla piattaforma da 4 università, su una serie di materie; voglio mostrarvi una panoramica di com'è.

(Video) Robert Ghrist: Benvenuti a Calculus.

Ezekiel Emanuel: 50 milioni di persone non sono assicurate.

Scott Page: I modelli ci aiutano a progettare istituzioni e politiche più efficaci Abbiamo una separazione incredibile.

Scott Klemmer: Bush ha immaginato che in futuro, porteremo una telecamera nel mezzo della fronte.

Mitchell Duneier: Mills vuole che gli studenti di sociologia sviluppino la qualità mentale...

RG: I cavi appesi prendono la forma di un coseno iperbolico.

Nick Parlante: Per ogni pixel dell'immagine, impostate il rosso su zero.

Paul Offit: ...I vaccini ci hanno permesso di eliminare il virus della polio.

Dan Jurafsky: Lufthansa serve la colazione e San Jose? Beh, suona strano.

Daphne Koller: Questa è la moneta che scegliete, e queste sono le due possibilità.

Andrew Ng: Nell'apprendimento automatico su larga scala, vorremo realizzare un sistema di calcolo...

(Applausi)

DK: Abbiamo scoperto, ma non è una novità, che agli studenti piace avere i corsi migliori dalle migliori università, gratuitamente. Da quando abbiamo aperto il sito a febbraio, abbiamo ora 640 000 studenti da 190 paesi. Abbiamo 1,5 milioni di iscrizioni, sono stati inviati 6 milioni di quiz nei 15 corsi che abbiamo lanciato finora, e sono stati visti 14 milioni di video.

Ma non si tratta solo di numeri, si tratta anche di persone. Che sia Akash, che viene da un piccolo paese in India e non avrebbe mai avuto accesso ad un corso del livello qualitativo di Stanford e non se lo sarebbe mai potuto permettere. O Jenny, madre single di due bambini e vuole perfezionare le sue capacità in modo che possa finire di studiare per il suo master. O Ryan, che non può andare a scuola, perché ha una figlia affetta da AIDS e non può rischiare di portare in casa germi, quindi non può uscire di casa. Sono molto felice di dire -- siamo rimasti in contatto con Ryan -- che questa storia ha avuto un lieto fine. La piccola Shannon -- la vedete qui sulla sinistra -- ora sta molto meglio, e Ryan ha trovato lavoro grazie ad alcuni dei nostri corsi.

Cosa rende diversi questi corsi? Dopo tutto, i corsi online sono disponibili già da tempo. Quello che li rende diversi è che sono corsi "reali". Iniziano ad una data fissa, e gli studenti guardano i video su base settimanale e hanno compiti a casa da svolgere. Sono veri compiti con una valutazione e una scadenza reali. Vedete le scadenze e il grafico dell'attività degli utenti. Questi sono picchi che mostrano che procrastinare è un fenomeno globale.

(Risate)

Alla fine del corso, gli studenti ricevono un certificato. Possono presentare il certificato a un futuro datore di lavoro e ottenere un lavoro migliore, e sappiamo di molti studenti che lo hanno fatto. Alcuni studenti hanno ottenuto il certificato e lo hanno presentato in istituti nei quali erano iscritti per ottenere veri crediti formativi. Questi studenti hanno veramente ricevuto qualcosa di significativo a fronte dell'investimento in tempo e sforzi.

Parliamo un po' di alcuni componenti dei corsi. Il primo elemento è che quando ci si allontana dalle limitazioni di una classe fisica e si progettano contenuti specifici per il formato online, si può spezzare, per esempio la lezione di un'ora. Si possono spezzare i contenuti, per esempio, in queste brevi unità modulari da 8 a 12 minuti, ciascuna delle quali racchiude un concetto coerente. Gli studenti possono usare i materiali in modi diversi, a seconda della loro formazione, delle loro capacità o dei loro interessi. Per esempio, alcuni studenti potrebbero avere bisogno di un po' di materiale propedeutico che altri studenti potrebbero già avere. Altri studenti potrebbero essere interessati ad un particolare argomento da approfondire individualmente. Questo formato permette di allontanarsi da un modello educativo valido per tutti e permette agli studenti di seguire un percorso tagliato su misura.

Naturalmente, sappiamo tutti, in quanto educatori che gli studenti non imparano stando seduti e guardando passivamente video. Forse uno degli elementi più importanti di questo sforzo è che abbiamo bisogno di studenti che si esercitano con il materiale per capirlo veramente. Una serie di studi ha dimostrato l'importanza di questo aspetto. Questo pubblicato su Science l'anno scorso, per esempio, dimostra che anche un semplice esercizio di richiamo, in cui agli studenti si chiede di ripetere quello che hanno imparato migliora in maniera considerevole i risultati di test successivi rispetto a molti altri interventi educativi.

Abbiamo cercato di implementare esercizi di richiamo nella piattaforma, così come altre forme di esercizio. Per esempio, anche i nostri video non sono solo video. Di tanto in tanto, i video si fermano e agli studenti viene posta una domanda.

(Video) SP: ...Queste quattro cose. Teoria prospettica, sconto iperbolico, preconcetti sullo status quo, preconcetti sui tassi di base. Sono tutti ben documentati. Sono tutte deviazioni dal comportamento razionale ben documentate.

DK: Ecco le pause dei video, e lo studente digita la risposta nella casella e la invia. Ovviamente non stava prestando attenzione.

(Risate)

Quindi deve riprovare, e questa volta la risposta è corretta. Se necessario, c'è anche una spiegazione facoltativa. E ora il video prosegue con la parte successiva della lezione. È un tipo di domanda semplice che io come insegnante potrei fare in classe, ma quando faccio quel tipo di domanda in classe, 80% degli studenti stanno ancora scarabocchiando l'ultima cosa che ho detto, 15% stanno navigando su Facebook, e ci sono i secchioni in prima fila che sparano la risposta prima che chiunque altro abbia la possibilità di pensarci, e io come insegnante sono terribilmente gratificato che qualcuno sappia veramente la risposta. E quindi la lezione continua prima che molti studenti abbiano notato che è stata posta una domanda. Qui, ogni singolo studente deve entrare in contatto con il materiale.

E naturalmente queste semplici domande di richiamo non sono tutto. Si deve poter costruire sulla base di domande pratiche molto più significative, e si deve fornire agli studenti anche un riscontro su quelle domande. Come si fa a valutare il lavoro di 100 000 studenti se non si hanno 10 000 assistenti? La risposta è: farlo fare alla tecnologia. Fortunatamente la tecnologia ha fatto tanta strada, e ora possiamo valutare tutta una serie di compiti a casa. Oltre alle domande a risposta multipla e le domande a risposta breve che avete visto nel video, possiamo anche valutare la matematica, le espressioni matematiche e le derivate matematiche. Possiamo valutare i modelli, che siano modelli finanziari in un corso di economia o i modelli fisici in un corso di scienza o ingegneria e possiamo valutare dei sofisticati compiti di programmazione.

Ve ne mostro uno abbastanza semplice ma visivo. Questo è del corso di Scienza Informatica di Stanford, e agli studenti viene chiesto di correggere i colori di quell'immagine rossa sfocata. Digitano il programma nel loro browser, e vedete che non ci sono riusciti abbastanza bene, la Statua della Libertà ha ancora il mal di mare. Quindi gli studenti provano ancora e ora ci riescono, ricevono riscontro e possono passare al compito successivo. Questa capacità di interagire attivamente con il materiale e verificare quando il lavoro è giusto o sbagliato è veramente essenziale per l'apprendimento.

Naturalmente non possiamo ancora valutare tutti i compiti di tutti i corsi. In particolare, quello che manca sono i compiti di pensiero critico che sono così importanti in materie umanistiche, scienze sociali, economia e altre. Per esempio, abbiamo cercato di convincere alcune delle nostre facoltà umanistiche che la soluzione delle scelte multiple non era poi così male. Non è andata molto bene.

Quindi abbiamo dovuto trovare una soluzione diversa. E la soluzione che abbiamo trovato è le valutazione tra compagni. Studi precedenti come questo di Saddler e Good, mostrano che le valutazioni dei compagni sono una strategia sorprendentemente efficace nel fornire valutazioni che si ripetono. Sono stati testati in piccole classi, ma è stato dimostrato, per esempio, che le valutazioni degli studenti, sull'asse y, sono strettamente correlati alle valutazioni degli insegnanti, sull'asse x. Quello che sorprende è che l'autovalutazione, dove si chiede agli studenti di valutare in modo critico il proprio lavoro -- finché li si incentiva adeguatamente affinché non possano darsi il massimo dei voti -- è anche meglio correlata con la valutazione dell'insegnante. È una strategia efficace che può essere usata per valutare su larga scala, ed è anche una strategia di apprendimento utile agli studenti perché imparano con l'esperienza. Ora abbiamo il più grande sistema di valutazione tra compagni mai concepito, in cui decine di migliaia di studenti valutano a vicenda il proprio lavoro, e con successo, devo dire.

Ma non si tratta solo di studenti solitari seduti in salotto che risolvono problemi. Intorno ad ognuno dei nostri corsi, si è formata una comunità di studenti, un comunità globale di persone attorno ad un'impresa intellettuale condivisa. Quello che vedete qui è una mappa generata dagli stessi studenti nel nostro corso di Sociologia di Princeton, in cui si sono messi su una mappa del mondo e vedete veramente la portata globale di questo sforzo.

Gli studenti hanno collaborato in questi corsi in diversi modi. Prima di tutto, c'era un forum di domande e risposte, in cui gli studenti ponevano domande, e altri studenti rispondevano. E la cosa fantastica è che essendoci così tanti studenti significa che se anche uno studente fa una domanda alle 3 del mattino, da qualche parte nel mondo, c'è qualcuno sveglio che sta lavorando sullo stesso problema. In molti dei nostri corsi, il tempo medio di risposta ad una domanda sul forum delle domande è di 22 minuti. E non è un livello di servizio che ho mai proposto ai miei studenti a Stanford.

(Risate)

E vedete dalle testimonianze che gli studenti, grazie a questa grande comunità online, possono interagire tra di loro in molti modi in maniera più approfondita di quanto facessero in una vera classe. Gli studenti si sono anche raggruppati, senza nessun tipo di intervento da parte nostra, in piccoli gruppi di studio. Alcuni erano gruppi di lavoro reali nei limiti geografici che si incontravano su base settimanale per lavorare sui problemi. Questo è il gruppo di lavoro di San Francisco, ma ce n'erano in tutto il mondo. Altri erano gruppi di studio virtuali, talvolta secondo la lingua o gli interessi culturali, e in basso a sinistra vedete un gruppi di studio multiculturale universale dove la gente si connetteva volontariamente con persone di culture diverse.

Ci sono enormi opportunità da sfruttare da questa struttura. La prima è che ha il potenziale di avere uno sguardo senza precedenti sulla comprensione dell'apprendimento umano. Perché i dati che raccogliamo qui sono unici. Si può registrare qualunque click, qualunque presentazione di compito qualunque post dei forum da decine di migliaia di studenti. Si può trasformare lo studio dell'apprendimento umano dalla modalità guidata dalle ipotesi alla modalità guidata dai dati, una trasformazione che, per esempio, ha rivoluzionato la biologia. Si possono usare i dati per capire le domande fondamentali per esempio quali siano le migliori strategie di apprendimento che sono più efficaci rispetto ad altre. E nel contesto di particolari corsi, si possono fare domande su quali sono i pregiudizi più comuni e come aiutare gli studenti a superarli.

Ecco un esempio, di nuovo dal corso di Apprendimento Automatico di Andrew. Questa è la distribuzione di domande sbagliate in uno dei compiti dati da Andrew. Le risposte sono coppie di numeri, quindi si possono rappresentare su un grafico bidimensionale. Ogni crocetta che vedete è una risposta sbagliata. La grande croce a sinistra sono 2000 studenti che hanno dato la stessa risposta sbagliata. Se due studenti in un classe di 100 danno una risposta sbagliata, non lo noterete mai. Ma quando 2000 studenti danno la stessa risposta sbagliata, è difficile non vederlo. Allora Andrew e i suoi studenti hanno approfondito, hanno guardato alcuni compiti, hanno capito la causa dell'idea sbagliata, e hanno creato un messaggio di errore specifico che veniva sottoposto a ogni studente la cui risposta ricadeva in quel caso, il che significa che gli studenti che hanno fatto lo stesso errore ricevono ora un feedback personalizzato che dice come correggere i preconcetti in maniera più efficace.

Questa personalizzazione è qualcosa che si può poi costruire avendo a disposizione grandi numeri. La personalizzazione è forse una delle più grandi opportunità perché ci dà il potenziale di risolvere un problema vecchio di 30 anni. Il ricercatore sull'istruzione Benjamin Bloom, nel 1984, ha posto il cosiddetto problema 2 sigma che ha osservato studiando tre gruppi. Il primo è il gruppo che ha studiato in una classe con una lezione. Il secondo è il gruppo di studenti che ha studiato sulla base di una lezione standard in classe, ma secondo l'approccio della padronanza, in cui gli studenti non potevano proseguire verso l'argomento successivo senza aver dimostrato di conoscere bene quello precedente. E infine, c'era un gruppo di studenti che hanno seguito lezioni uno a uno tramite un tutor. Il gruppo di apprendimento per padronanza aveva una deviazione standard o sigma, nel realizzare punteggi migliori rispetto alla classica lezione in classe, e il gruppo di tutoring individuale ha una deviazione 2 sigma nel miglioramento dei risultati.

Per capire cosa significa, guardiamo le classi basate sulle lezioni, e prendiamo la prestazione media come base. In una classe basata su una lezione, la metà degli studenti sono sopra la media e la metà sono sotto. Nel tutoring individuale, 98% degli studenti saranno sopra la media. Immaginate di poter insegnare in modo da avere il 98% degli studenti sopra la media. Da qui, il problema 2 sigma.

Perché non possiamo permetterci in quanto società. di dare a tutti gli studenti un tutor umano personalizzato. Ma forse possiamo permetterci di dare a ogni studente un computer o uno smartphone. La domanda è, come possiamo usare la tecnologia per spostarci dalla parte sinistra del grafico, dalla curva blu, alla parte destra con la curva verde? La padronanza è facile da raggiungere con un computer, perché un computer non si stanca di mostrare lo stesso video 5 volte. E non si stanca neanche di valutare lo stesso lavoro infinite volte, lo abbiamo visto in molti esempi che vi ho mostrato. E anche la personalizzazione è una cosa che stiamo cominciando a vedere, che sia tramite un percorso di apprendimento personalizzato o tramite i feedback personalizzati che vi ho mostrato. L'obiettivo è cercare di spingere, e vedere quanto possiamo avvicinarci alla curva verde.

Se questo è così fantastico, allora le università sono obsolete? Sicuramente Mark Twain ne era convinto. Diceva che, "L'università è un posto dove gli appunti di un professore vanno diretti negli appunti degli studenti, senza passare dal cervello di nessuno dei due."

(Risate)

Consentitemi di dissentire da Mark Twain. Non credo che si lamentasse delle università ma del formato della lezione su cui si concentrano molte università. Andiamo ancora più indietro, a Plutarco, che diceva che, "La mente non è un vaso da riempire, ma un legno da far ardere." E forse dovremmo passare meno tempo nelle università a riempire di contenuti le menti dei nostri studenti con le nostre lezioni, e più tempo ad accendere la loro creatività, la loro immaginazione e le loro capacità di risolvere i problemi parlando con loro.

Come lo facciamo? Lo facciamo con un apprendimento attivo in classe. Ci sono molti studi, compreso questo, che mostrano che usando un apprendimento attivo, interagendo con gli studenti in classe, i risultati migliorano in tutti i parametri -- la frequenza, l'impegno, l'apprendimento così come risulta da test standard. Vedete, per esempio, i punteggi raddoppiano in questo particolare esperimento. Forse è così che dovremmo passare il tempo in università.

Per riassumere, se potessimo offrire un'istruzione di qualità a tutti nel mondo, gratuitamente, cosa succederebbe? Tre cose. Primo, affermerebbe l'istruzione come un diritto umano fondamentale, in cui tutti nel mondo con le capacità e la motivazione possono acquisire le competenze necessarie a migliorare la loro vita, quella dei loro familiari e delle loro comunità.

Secondo, consentirebbe un'istruzione lungo tutto l'arco della vita. È un peccato che per tante persone l'istruzione si fermi quando si finiscono le superiori o quando si finisce l'università. Avendo a disposizione tutti questi contenuti saremmo in grado di imparare cose nuove in qualunque momento, che sia solo per allargare la mente o per cambiare la vita.

Infine, consentirebbe un'ondata di innovazione, perché straordinari talenti si possono trovare ovunque. Forse il prossimo Albert Einstein o il prossimo Steve Jobs vive in qualche remoto villaggio africano. E se potessimo offrire a quella persona un'educazione, sarebbe in grado di tirare fuori la prossima grande idea e rendere il mondo un posto migliore per tutti.

Grazie infinite.

(Applausi)

Trovi tutti i link ai post "TED Talks" già pubblicati qui sotto :

Elizabeth Gilbert sul genio

Il Cervello in tempo reale: C.deCharms

Al Gore sulle recenti modificazioni climatiche

Matthieu Ricard e l'abitudine alla felicità

Hans Rosling: I dati cambiano la Mentalità

Rebecca Saxe: Come si forma il giudizio morale

Jill Bolte Taylor: Racconto di un Ictus in diretta

Pranav Mistry: Nuove Tecnologie Sesto-Senso

Ramachandran: I Neuroni plasmano la Civiltà

10° Hans Rosling: Ascesa Asiatica come e quando

11° Rob Hopkins: Verso un Mondo senza Petrolio

12° Jamie Oliver: Educazione al Cibo per i Bambini

13° Bertrand Piccard: Avventura a Energia Solare

14° Dan Barber: Mi sono innamorato di un pesce

15° Aimee Mullins: L'opportunità delle avversità

16° Dan Buettner: Come vivere fino a 100 anni

17° Eric Topol: Il futuro senza fili della Medicina

18° James Randi demolisce le Frodi Paranormali

19° Richard Sears: Pianificare la fine del petrolio

20° Si può "affamare" il cancro con la dieta ?

21° Helen Fisher: Perché amiamo e tradiamo

22° Tan Le: Cuffia per leggere le onde cerebrali

23° J.Assange: Il mondo ha bisogno di Wikileaks

24° Hans Rosling: Cresce la popolazione globale

25° Derek Sivers: Tenetevi per voi i vostri obiettivi

26° C. Anderson: I Video stimolano l'Innovazione

27° Stefano Mancuso: L'intelligenza delle piante

28° Steven Johnson: Da dove provengono le Idee

29° Brian Skerry: Splendore e Orrore degli Oceani

30° Kristina Gjerde: Leggi Acque Internazionali

31° Marcel Dicke: Mangiare insetti: perché no ?

32° Amber Case: Siamo diventati tutti dei Cyborg

33° Hanna Rosin: I dati sull'ascesa delle Donne

34° N. Hertz: Quando non dare ascolto agli esperti

35° Patricia Kuhl: il Genio linguistico dei Bambini

36° Hans Rosling: Lavatrice magica e rivoluzione

37° Cynthia Breazeal: Arrivano i Personal Robot

38° M.Jakubowski progetta Macchine open source

39° H.Fineberg: Siamo pronti per la Neo-evoluzione?

40° Eli Pariser: Attenti alle " Gabbie di Filtri " in rete

41° Stephen Wolfram: Calcolare la teoria del tutto

42° Hong: Automobili per conducenti non vedenti

43° Alice Dreger: Il destino è scritto nell'anatomia

44° D.Kraft: Il futuro della Medicina é nelle App

45° C.Seaman: Fantastiche Foto dei Ghiacci Polari

46° Dave deBronkart: Vi presento l'e-Patient Dave

47° Fischer: Un Robot che vola come un Uccello

48° Julian Treasure: 5 modi per ascoltare meglio

49° M.Pagel: Le Lingue hanno cambiato l'Umanità

50° Huang: La democrazia soffoca la crescita economica ?

51° Bruce Schneier: Il miraggio della Sicurezza

52° Resnick: Benvenuti alla rivoluzione genomica

53° Pamela Meyer: Come smascherare i bugiardi

54° Anna Mracek: Un aereoplano che puoi guidare

55° Christoph McDougall: Siamo nati per correre ?

56° Yves Rossy: In volo con Jetman

57° Daniel Wolpert: La vera ragione del Cervello

58° Plait: Come proteggere la Terra dagli asteroidi

59° Y.Medan: Chirurgia a Ultrasuoni senza Bisturi

60° Britta Riley: Un Orto nel mio Appartamento

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62° Clay Shirky: Perché SOPA è una cattiva Idea

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64° Peter van Uhm: Perché ho scelto un fucile

65° Shawn Achor: Il segreto per lavorare meglio

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67° Vijay Kumar: Robot che Volano e Cooperano

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69° Paul Snelgrove: Un Censimento dell'Oceano

70° Sherry Turkle: Siamo tutti Connessi ma Soli ?

71° Lisa Harouni: Un'introduzione alla Stampa 3D

72° Brain Greene: Il nostro è l'unico Universo ?

73° Hans Rosling: Religioni e Bambini

74° Tali Sharot: Naturale inclinazione all'Ottimismo

75° William Noel e il codice perduto di Archimede

76° P. Diamandis: L'abbondanza è il nostro futuro

77° M.Banzi: Arduino Immaginazione Open-source

78° M.Little: Test per il Parkinson con 1 Telefonata

79° Peter Norvig: La classe di 100 000 studenti

80° J.Enriquez: I nostri figli di una specie diversa ?

81° D.Koller: Imparare dall'Istruzione Web Online


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